“Sindrome da sesso debole”? Le vere differenze tra il cuore delle donne e quello degli uomini

Qual è la differenza tra il cuore di una donna e il cuore di un uomo? La "Sindrome da sesso debole" è solo un pregiudizio, non una realtà
MeteoWeb

“Tutto quello che voglio è raggiungere e toccare un altro essere umano, non solo con le mani, ma con il cuore”

Le parole di Tahereh Mafi si librano nel panorama della letteratura contemporanea e incantano di verità, facendo capire davvero quanto un essere umano è legato al suo cuore. Anche se, naturalmente, ci sono differenze legate al cuore di una donna e quello di un uomo e non riguardano di certo tutti i preconcetti stereotipati della società, secondo cui quello femminile è il “sesso debole” o “inferiore”. Anzitutto, c’è da dire che il cuore femminile è 50 grammi più leggero di quello maschile: 250 grammi contro i 300 dell’uomo. Insomma, è più proporzionato rispetto al resto del corpo e il suo volume corrisponde, grossomodo, al pugno chiuso. In media, il cuore di una donna, pompa sangue per 75 battiti al minuto e il movimento è essenziale soprattutto dopo una certa età, quando le pareti s’inspessiscono, quando viene alterata la fase di distensione, la diastole e compaiono quei primi sintomi preoccupanti come la stanchezza e la mancanza di respiro (scompenso cardiaco).  Rispetto al cuore “maschile”, quello “femminile” ha una diversa struttura: negli anni ’90 l’americana Bernardine Healy, direttrice dell’Istituto nazionale di salute pubblica, fu la prima a parlare di«sindrome del sesso debole», un comportamento discriminante senza reale fondamento, in quanto tra uomo e donna intercorrono sintomi diversi, come  l’infarto. Nel maschio, ad esempio, i sintomi riguardano una fitta al petto e il dolore che s’irradia al braccio, ma una donna ha le coronarie più minute, non lo avverte allo stesso modo. Da ricordare Einstein, che diceva:

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“E’ più facile spezzare un atomo, che un pregiudizio”.

Le donne sono più “fortunate” sotto il punto di vista del cuore. Infatti, gli ormoni sessuali prodotti dalle ovaie durante l’età fertile, hanno una funzione di protezione delle arterie e coronarie, cosa che le spinge a “invecchiare” meno rispetto a quelle maschili.  Tuttavia, dopo la menopausa è tutto più complesso e due dei fattori più importanti da tenere sotto controllo sono sia il peso che il movimento. Per il cuore, sono dannosi un indice di massa corporea più alto di 25 (si divide il peso, espresso in chili, per il quadrato dell’altezza, espressa in metri) e una circonferenza addominale che vada oltre gli 88 centimetri. Per quel che concerne il fumo, nelle donne provoca cinque volte più danni, rispetto agli uomini. Secondo i ricercatori, infatti, è necessario smettere di fumare prima di raggiungere le mezza età per guadagnare dieci anni di vita in più. Insomma, tante di quelle differenze che ci fanno pensare solo una cosa: “diverso è bello, ma attenzione, può esser pericoloso!”.

 

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