“In Costiera Amalfitana la rivoluzione ambientale partirà dal territorio. Ben 60 Imprese che formano la Rete per lo Sviluppo Sostenibile e Turistico della Costiera, Lunedì 7 Ottobre regaleranno ben 5000 borracce in tritan agli studenti di tutte le scuole. La Rete è il braccio operativo del Distretto Turistico che al suo interno oltre a comprendere le 60 imprese, ha anche le 14 amministrazioni comunali dei paesi della Costiera. Non solo le borracce ma negli stessi minuti installeremo anche 20 case dell’acqua del sindaco. In questo modo i ragazzi non saranno costretti a portare a scuola, ogni giorno, le bottigliette di plastica usa e getta. La ricaduta per l’ambiente sarà importante: almeno 600.000 bottigliette di plastica usa e getta in meno ogni anno, 90.000 metri di plastica in meno da smaltire e addirittura 480.000 kg di CO2 non prodotte sempre ogni anno. Attraverso i giovani, per questo abbiamo deciso di partire dai ragazzi, le buone pratiche arriveranno anche in tutte le famiglie“: lo ha annunciato Andrea Ferraioli, Presidente del Distretto Turistico della Costiera Amalfitana.
“La rivoluzione ambientale che partirà dalla Costiera il 7 di Ottobre vedrà il momento forte presso l’Istituto Comprensivo di Maiori – ha continuato Ferraioli – quando alle ore 11, presso la Sala Auditorium inizieremo la consegna delle borracce a centinaia di ragazzi ed installeremo a scuola l’erogatore d’acqua. L’operazione rientra nel più ampio progetto sulla sostenibilità che il Distretto sta portando avanti e che vede insieme: Distretto Turistico della Costiera Amalfitana, Area Marina Protetta “Punta Campanella”, Ente Parco dei Monti Lattari, le Amministrazioni Comunali e scolastiche della Costiera”.
“Si tratta di azioni programmate dalla Rete Sviluppo Turistico Costa d’Amalfi, reali, concrete che in parte hanno avuto già inizio, in parte proseguiranno il 7 di Ottobre e che continueranno anche nei prossimi mesi. Ad esempio installeremo anche colonnine per auto elettriche lungo tutti i 40 Km di Costiera Amalfitana, ben 35 colonnine.
L’obiettivo vuole essere un cambiamento culturale che deve partire dalla popolazione residente. È per questo che iniziamo dalle scuole con la consegna di borracce in tritan, perché bambini sono i portatori sani di buone pratiche.
Ma per raggiungere questo obiettivo – ha proseguito Ferraioli – in una realtà come la Costiera Amalfitana, l’industria turistica deve fare il suo. Ed allora l’intero settore ha cominciato – attraverso il distretto a porsi il problema del suo impatto sul territorio, perché negli ultimi anni l’equilibrio tra visitatori e residenti è stato compromesso dall’aumento esponenziale delle presenze, dovuto anche dal fenomeno extraalberghiero.
Queste azioni che la Rete sta realizzando vogliono essere una risposta, un tentativo per recuperare quell’equilibrio.
Con questo progetto il nostro obiettivo è quello di aiutare le amministrazioni locali, i gestori del servizio di raccolta e la comunità tutta a raggiungere nel breve termine una drastica riduzione dei rifiuti, partendo dall’eliminazione dell’usa e getta, dalla raccolta differenziata pulita alla promozione di un sistema gestionale integrato con il territorio. La prima alternativa all’uso e getta non deve essere l’utilizzo delle bioplastiche ma del riutilizzabile. No shopper in plastica, SI alla sportina riutilizzabile”.
Dalle operazioni in mare alle borracce in tritan, dalle colonnine per auto elettriche all’App per la differenziata. Il modello Costiera fa scuola nel mondo.
“Quella del 7 di Ottobre non è un’azione isolata. Da pochi giorni si è conclusa l’attività di sensibilizzazione e di pulizia dei rifiuti galleggianti, in mare e che abbiamo realizzato quest’estate in collaborazione con l’Area Marina Protetta di Punta Campanella, la Multiservice Positano ed Alicoast. E poi ancora, con l’adozione dell’applicazione Junker vogliamo aiutare il lavoro dei Comuni, il Comune di Maiori è stato tra i primi ad adottare l’app – ha concluso Ferraioli – e dei Gestori per quanto riguarda la raccolta differenziata, facilitando la fruizione delle informazioni immediate e disponibili in 10 lingue, che per un territorio a vocazione turistica come il nostro non è secondario.
E non basta. Nei prossimi mesi le strutture aderenti alla Rete avvieranno un processo di riduzione dei rifiuti prodotti dalle loro attività e contemporaneamente si sperimentar un nuovo sistema di raccolta dei rifiuti che permetterà una sensibile riduzione del traffico e ancora tanto altro.
Come si è visto dalle collaborazioni (comuni, gestori, scuole, aziende di trasporto ecc..) quello che stiamo cercando di costruire è una RETE che abbia obiettivi comuni e che riesca a fare squadra secondo le proprie possibilità e peculiarità.
No slogan tipo #plasticfree e altro ma azioni concrete volte alla riduzione dei rifiuti.
Un esempio concreto per limitare la produzione di rifiuti inutili e per fare qualcosa di concreto per contenere i mutamenti climatici. Un investimento di privati che vogliono salvaguardare il proprio territorio e comunità. Pensare globalmente ma agire sempre localmente”.