Anche quest’anno la Settimana Mondiale dell’Alimentazione si svolgerà in uno scenario globale che vede un aumento del sovrappeso e dell’obesità. Secondo gli ultimi dati ONU sono 2 miliardi le persone sovrappeso di cui 672 milioni gli obesi. Anche il direttore generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) Josè Graziano Silva ha dichiarato che, visto che il tasso di persone sovrappeso e obese non cessa di aumentare nel mondo, l’obesità va affrontata come un problema sociale e non come il problema di un singolo.
Bonduelle, leader mondiale delle verdure, non può che accettare la sfida: “Come Bonduelle oggi più che mai, siamo impegnati a rendere gli alimenti a base vegetale accessibili al maggior numero possibile di persone – dichiara Laura Bettazzoli, Direttore Marketing Bonduelle Italia – “e a introdurre prodotti che siano sani e gustosi, ma anche sicuri ed equilibrati sul piano nutrizionale”. Così, in una giornata in cui è necessario ribadire l’importanza del consumo delle verdure quotidianamente, Bonduelle ha deciso di stilare una curiosa classifica delle verdure preferite dagli italiani negli ultimi 12 mesi.
Secondo i dati Nielsen l’insalata di IV gamma[1] più amata degli italiani è l’Iceberg, che vede un consumo annuale di quasi 12 mila tonnellate[2]. A seguire troviamo il lattughino verde con circa 9 mila tonnellate, mentre per pochissimo è fuori dal podio la rucola, con quasi 8 mila tonnellate.
L’ICEBERG, IL PIÙ AMATO DAGLI ITALIANI
L’insalata Iceberg è una varietà di lattuga a cappuccio, particolarmente amata per le sue foglie fresche e croccanti. Le ricette con Iceberg sono tantissime e non si limitano alle semplici insalate: questa verdura ben si accompagna a formaggi, pesci e crostacei, è ottima con cereali come riso, orzo o farro ed è un complemento perfetto per minestre o zuppe. Questa varietà di lattuga, originaria degli Stati Uniti, è ricca di vitamine e minerali e vanta un buon contenuto di acqua e di fibre, utili a stimolare il corretto funzionamento dell’intestino. Ha inoltre un buon potere saziante ed è tra gli alimenti meno calorici in assoluto.
LA CLASSIFICA CITTÀ PER CITTÀ
Ma andiamo a vedere cosa succede città per città[3]: sono i milanesi a consumare più insalata in busta. In particolare, a Milano si va pazzi per il lattughino verde con un consumo annuale di 1.000 tonnellate, cifra molto più alta rispetto a quella della Capitale: a Roma si consumano “solo” 260 tonnellate di lattughino.
Passando invece ad analizzare i consumi nella Capitale, si scopre che i romani amano l’Iceberg: Roma batte Milano con 732 tonnellate consumate rispetto alle 654 della città meneghina.
Seconda in classifica per i romani si trova invece la rucola con 345 tonnellate.
A Torino spetta il terzo gradino del podio virtuale del consumo di insalate in busta. Nella città sabauda l’insalata preferita è il songino, con un consumo di 263 tonnellate.
I veri amanti dell’Iceberg – insalata più consumata in Italia – sono i napoletani che, con 419 tonnellate, lo preferiscono a tutte le altre insalate: rucola (139) e lattughino (72).
Spostandoci in Emilia-Romagna, troviamo che i bolognesi sono gli unici a non avere una preferenza netta; al contrario, dai dati si evince come i consumi siano ben equidistribuiti tra Iceberg (156t), lattughino (126t) e rucola (130t).
A chiudere la classifica troviamo infine Bari e Palermo con consumi nettamente inferiori per tutte le categorie rispetto alle altre città analizzate. In entrambe le città del Sud, la verdura di IV gamma più consumata, in linea con la classifica nazionale, è l’Iceberg con rispettivamente 155 e 65 tonnellate consumate in un anno.
Se si considerano le verdure di quarta gamma nella loro interezza, ossia tutte quelle presenti nel banco frigo già lavate e confezionate, si vede come l’insalata in genere sia nettamente la preferita degli italiani, rappresentando l’83% dell’intero valore del comparto, con 19 milioni di famiglie che l’hanno acquistata nel 2018, in aumento di quasi mezzo milione di famiglie rispetto al 2017.
A seguire spinaci e carote acquistati rispettivamente da 4 milioni e 3,7 milioni di famiglie italiane nell’ultimo anno. Anche la frequenza d’acquisto continua ad aumentare: oggi le famiglie italiane acquistano l’insalata in busta in media 17 volte all’anno, ossia molto più spesso di una volta al mese.
[1] i prodotti di IV gamma sono tutte le verdure e gli ortofrutticoli freschi che, dopo la raccolta, sono sottoposti a processi tecnologici di minima entità finalizzati a garantirne la sicurezza igienica e la valorizzazione, seguendo le buone pratiche di lavorazione. Pertanto, si definiscono prodotti ortofrutticoli di IV gamma la frutta, la verdura e, in generale, gli ortaggi freschi, a elevato contenuto di servizio, confezionati e pronti per il consumo. Nella definizione di prodotti freschi confezionati e pronti per il consumo rientrano non soltanto le insalate in busta di quarta gamma pronte a essere immediatamente consumate “a crudo”, ma anche gli ortofrutticoli pronti per essere utilizzati nella preparazione di alimenti da cuocere (es: spinaci).
[2] Totale Italia calcolato su distribuzione in ipermercato, supermercato, libero servizio e discount
[3] Totale per città calcolato su distribuzione in ipermercato e supermercato