Allarme in Italia, Spagna e altri paesi membri della UE per vongole e cozze contaminare: possono contenere Escherichia Coli e Diarroica Shellfish Poisoning, batteri pericolosi per l’organismo umano. Le allerte sono state lanciate dal sistema di allarme rapido per gli alimenti e i mangimi Rasff dell’Unione Europea lo scorso 4 ottobre 2019. In base a quanto si legge, ad essere incriminate sono alcune partite di vongole prodotte in Italia e destinate al consumo interno ma anche quello in Spagna di vongole veraci (genere Venus Gallina). Secondo il report c’è un rischio di livello “serio” di contaminazione delle vongole con il micro-organismo patogeno Escherichia coli, ma non viene specificata l’area di produzione o i lotti interessati.
Un simile avviso è stato poi emesso per le cozze prodotte e distribuite in Italia, e destinate anche all’esportazione in Austria, Repubblica Ceca, Slovacchia e in Slovenia. E’ serio il rischio di contaminazione da “Diarroica Shellfish Poisoning” (DSP), ovvero è una delle intossicazioni gravi legate al consumo di bivalvi, causata dall’acido okadaico. Anche in questo caso, l’allerta RASFF non specifica quali lotti e quali partite di cozze siano interessati dall’allarme. L’unico consiglio che può mettere al riparo da queste pericolose intossicazioni, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, oltre ad acquistare i molluschi esclusivamente attraverso “canali autorizzati all’interno di sacchetti con etichette che ne riportano la provenienza“, sta nella cottura delle cozze e delle vongole, sistema che inattiva le tossine e mette al riparo da qualunque patologia del genere.
COS’E L’ESCHERICHIA COLI
L’Escherichia coli di divide in diverse famiglie ed può generare uno o più tipi di tossina (shiga-tossine), in grado di danneggiare le mucose dell’apparato digerente e i reni: spesso causano diarrea con tracce di sangue e possono provocare insufficienza renale, soprattutto nei bambini piccoli o nei pazienti con il sistema immunitario compromesso.