Nuovo mese di eventi astronomici: ecco cosa ci attende a Ottobre 2019, il decimo mese dell’anno secondo il calendario gregoriano e il secondo mese dell’autunno nell’emisfero boreale (della primavera nell’emisfero australe).
Il Sole si trova nella costellazione della Vergine fino al 31, quando entra in quella della Bilancia.
Si ricordi che nella notte tra sabato 26 e domenica 27 torna in vigore l’Ora Solare: le lancette dell’orologio vanno spostate un’ora indietro.
La Luna è in Primo Quarto il 5, Piena il 13, in Ultimo Quarto il 21 e Nuova il 28. Il nostro satellite raggiunge il punto più lontano dalla Terra lungo la sua orbita, l’apogeo, il 10 (405.901 km), ed il giorno 26 il punto opposto, il perigeo (361.314 km).
In riferimento ai pianeti del Sistema Solare, Mercurio si può ammirare la sera, basso, sull’orizzonte occidentale, tra le luci del crepuscolo, vicino Venere. Marte si può osservare al mattino a sudest, poco prima dell’alba. Nelle prime ore della sera Giove è visibile a sudovest. Anche Saturno si può ammirare nelle prime ore della notte, a sudovest. Urano si può scorgere, per mezzo di telescopio, per tutta la notte, soprattutto alla fine del mese. Nettuno culmina nella prima parte della notte a sud (è visibile solo per mezzo di telescopio).
Congiunzioni: Luna Giove il 3; Luna-Saturno il 5; Luna-Marte il 26; Luna-Venere il 29; Luna-Giove il 31.
Come ogni anno, sono molto attese le Orionidi di fine ottobre, meteore associate alla cometa di Halley, la più conosciuta e studiata delle comete. Lo sciame si produce ogni anno negli stessi giorni, nel momento in cui l’orbita terrestre incrocia la scia di polveri lasciata dal passaggio della cometa: il radiante corrisponde alla zona di Orione, ai confini con le stelle dei Gemelli. Saranno ben visibili soprattutto nella seconda parte della notte, quando il radiante a nord di Betelgeuse sarà più alto sull’orizzonte. Il periodo di maggiore visibilità va dal 18 al 23 ottobre.
Nonostante il cielo stia perdendo i connotati estivi, è ancora possibile ammirare il “Triangolo” formato da Altair dell’Aquila, Vega nella Lira e Deneb nel Cigno. Ad oriente iniziano a farsi spazio le costellazioni che ci accompagneranno nei prossimi mesi: il Toro e i Gemelli. Ad occidente, poco dopo il tramonto del Sole, pian piano prende congedo il Sagittario; a sudovest scorgiamo il Capricorno e l’Acquario. A Nord, accanto alla stella polare troviamo Cassiopea e Cefeo.