Chandrayaan-2 sta inviando i primi dati verso la Terra. La seconda sonda lunare made in India, che tra i suoi obiettivi ha la ricerca di ghiaccio al polo sud lunare, ha raggiunto l’orbita del nostro satellite poco più di un mese fa e ha rilasciato un lander, Vikram, che non ha più inviato segnali fin dalle ultime fasi della discesa verso la superficie.
L’orbiter – riporta Global Science – sta invece operando correttamente, tanto che L’agenzia spaziale indiana ha da poco pubblicato alcune immagini scattate dalla Orbiter Resolution Camera in grado di catturare elementi fino a 25 cm di diametro. Tra gli strumenti il primo a inviare dati è stato lo spettrometro Class in grado di individuare magnesio, alluminio, silicio e ferro presenti sulla superficie.
Oltre a questo compito, Class può fornire informazioni preziose sulla geotail terrestre, la bolla della magnetosfera, creata dalla costante spinta del vento solare. Proprio durante il viaggio verso la luna, lo strumento è stato in grado di osservare il flusso degli elettroni sospinti dal vento solare. Il lavoro di Chandrayaan-2 è solo all’inizio e gli scienziati sperano di potere presto inviare altre missioni che possano combinare lo studio dell’ambiente lunare e terrestre.