Sono 22 i migranti tratti in salvo al largo di Lampedusa in un’operazione di soccorso coordinata dalla Capitaneria di Porto di Palermo nella notte tra il 6 ed il 7 ottobre.
Nella tarda serata di domenica 6 ottobre la Centrale Operativa della Guardia Costiera di Roma riceveva diverse segnalazioni dal CUR di Palermo (Centro Unico di Risposta) riguardanti un barchino con circa 50 migranti che riferivano di essere nei pressi dell’isola di Lampedusa.
Acquisite le prime informazioni venivano avviate, sotto il coordinamento della Guardia Costiera di Palermo, le attività di ricerca in mare con l’impiego di una motovedetta Classe 300 della Guardia Costiera di Lampedusa e di un’unità della Guardia di Finanza che si trovava già in zona in attività di pattugliamento.
Intorno alle 00:15 la motovedetta della Guardia Costiera, intenta nell’attività di ricerca, avvistava a 6 miglia dall’isola di Lampedusa il barchino sovraccarico e già sbandato e dopo qualche minuto giungeva anche l’unità della Guardia di Finanza.
Al fine di procedere alle operazioni di trasbordo le unità navali si avvicinavano al barchino ma le condizioni meteomarine avverse e lo spostamento repentino dei migranti provocavano il ribaltamento dell’unità.
L’immediato intervento delle motovedette e l’impiego del soccorritore marittimo della Guardia Costiera ha consentito di trarre in salvo 22 dei migranti caduti in mare, di cui 18 da parte dell’unità della Guardia Costiera e 4 dalla motovedetta della Guardia di Finanza.
Due i corpi senza vita finora recuperati.
Attualmente sono in corso le ricerche dei dispersi con l’impiego di unità aeronavali della Guardia Costiera e con una motovedetta della Guardia di Finanza.