Medicina, la Sicilia diventa traino della Neuroradiologia con le eccellenze di Catania, Messina e Palermo

Neuroradiologia: a Siracusa il congresso AINR
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La Sicilia come punto di riferimento per la Neuroradiologia. A fare da traino, i reparti degli ospedali Cannizzaro di Catania, del Policlinico di Messina, e del Civico di Palermo, diretti rispettivamente dai primari Concetto Cristaudo, Marcello Longo e Maria Pia Pappalardo, che hanno organizzato, a Siracusa, il congresso nazionale dell’Ainr, associazione italiana di neuroradiologia diagnostica ed interventistica.

L’iniziativa, giunta alla sua trentesima edizione, si sta tenendo nei locali del palazzo Arcivescovile, nel cuore di Ortigia, centro storico di Siracusa, ed i lavori, iniziati il 2 di ottobre si concluderanno il 5 di ottobre. Tema centrale del convegno le tecniche della Neuroradiologia, la scienza medica che si occupa della diagnostica e della terapia delle malattie del sistema nervoso, incluse le patologie del cervello, del midollo spinale e dei nervi periferici. Il programma prevede dei focus specifici sulla componente interventistica che ha fatto della Sicilia uno dei traini più importanti della ricerca scientifica.

“L’infarto al cervello – spiegano Concetto Cristaudo, Marcello Longo e Maria Pia Pappalardo, primari del Cannizzaro di Catania, del Policlinico di Messina, e del Civico di Palermo -non è più raro dell’infarto del cuore ma quest’ultimo è curato in modo standardizzato da oltre 20 anni con delle strutture emodinamiche. In quest’ultimo caso, ad operare sono i cardiologi interventisti,  che disostruiscono un’arteria coronarica chiusa. Nell’infarto del cervello, il corrispettivo del cardiologo interventista è il neuroradiologo interventista. A tal proposito, si sono create in Italia delle strutture, chiamate strock unit, ospedali che possiedono al loro interno dei posti letto dedicati alla degenza e alla riabilitazione delle persone colpite da ictus. Nella nostra regione, fino a qualche anno fa non era possibile curare questi pazienti. Adesso ci sono tre reparti di Neuroradiologia, uno al Cannizzaro di Catania, uno al Policlinico di Messina, uno al Civico di Palermo”.

Il lavoro scientifico dei tre primari siciliani è finito in una commissione, per volontà dell’assessorato regionale alla Sanità, guidato da Ruggero Razza, che ha deliberato un documento, capace di fissare delle linee guida per le aziende sanitarie siciliane. In sostanza, sono stati fissati dei protocolli per la realizzazione dei reparti di Neuroradiologia negli altri ospedali dell’isola. Di questa stessa commissione, oltre ai primari del Cannizzaro di Catania, del Policlinico universitario di Messina, e del Civico di Palermo, hanno fatto parte pure medici degli ospedali di Caltanissetta, del Garibaldi di Catania e di Villa Sofia di Palermo.

“La società italiana di neuroradiologia – aggiungono Concetto Cristaudo, Marcello Longo e Maria Pia Pappalardo, primari del Cannizzaro di Catania, del Policlinico di Messina, e del Civico di Palermo –  ha voluto che il congresso fosse fatto in Sicilia. E’ il risultato del lavoro che hanno svolto in questi anni i tre centri siciliani, Catania Messina e Palermo, diventando un punto di riferimento per la Neuroradiologia in tutta Italia. Abbiamo sviluppato tecniche che adesso sono nella disponibilità della comunità scientifica nazionale. Vuol dire che ci sono medici che vengono in Sicilia per imparare. Inoltre, siamo stati coinvolti in prima persona per la stesura delle linee guida nazionali. Un riconoscimento alla nostra professionalità che ha profuso uno sforzo enorme ma il risultato è che siamo in grado di influenzare la cura dell’ictus cerebrale”.

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