Grandi e piccole aziende del settore, agenzie spaziali, utenti e investitori internazionali, startup e incubatori, centri di ricerca e università: tutto l’ecosistema spaziale riunito in Italia in una volta sola. L’occasione – riporta Global Science – sarà la prima edizione dell’Expo-Forum europeo sulla New Space Economy (Nse) che dal 10 al 12 dicembre animerà la Fiera di Roma. L’iniziativa – presentata ieri al Miur, alla presenza del ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, del presidente dell’Agenzia spaziale italiana, Giorgio Saccoccia, del Sottosegretario al Mise Gianpaolo Manzella, del Presidente della Fondazione Amaldi Roberto Battiston e dell’amministratore unico della Fiera di Roma, Pietro Piccinetti, con la moderazione di Flavia Giacobbe di Airpress – prevede sessioni di conferenze e una vasta area espositiva aperta alle imprese e ai visitatori del settore ma non solo.
Il programma è stato preparato da un comitato scientifico internazionale che vede la partecipazione di rappresentanti del mondo scientifico, istituzionale e privato. I temi che saranno affrontati in 6 sessioni di mezza giornata spaziano dalle nuove forme di mobilità, all’utilizzo della geo-localizzazione per nuovi servizi come il monitoraggio delle emergenze, dei beni culturali, dell’agricoltura e della logistica. E ancora, durante l’evento verrà dato spazio anche alla cybersecurity, alle nuove forme di finanziamento e investimento, alla medicina e farmaceutica, alla manifattura spaziale. Previste anche sezioni speciali, in particolare quella dedicata alle mega costellazioni a cui parteciperà SpaceX, ditta che ha appena lanciato i primi 60 satelliti della costellazione che ne prevede 12mila. Un’altra è dedicata alla parità di genere nelle attività professionale nel settore spaziale organizzata da Women in Aerospace. Infine, una sessione riguarderà le prospettive della space economy relative alla colonizzazione della luna. Di rilievo anche il programma di sessioni parallele organizzato dalle Space generation advisort council, la rete internazionale di studenti e giovani professionisti nel settore spaziale che prevede una competizione tra startup.
«Avere un evento dedicato a questo – ha sottolineato Saccoccia – ci permetterà a livello internazionale di riflettere e cogliere le opportunità che devono essere proposte e mandate avanti in futuro. Quindi c’è stato tutto l’interesse per sostenerlo e trarne ottimi spunti per il futuro. Verrà offerta l’esperienza dei vari Paesi che già hanno avviato iniziative nel settore, ci saranno exhibition, quindi vedremo prodotti sviluppati che possono essere direttamente utilizzati in futuro, vedremo agenzie che discuteranno su come promuovere lo sviluppo delle aziende delle varie nazioni in questo settore».
«Le fiere – ha aggiunto Piccinetti – sono un volano per lo sviluppo economico sociale dei territori. Da qui è nata l’idea di organizzare questo evento. In Italia la space economy muove quasi 2 miliardi di euro, a livello globale circa 300. New space economy european Expoforum, vuole mettere a sistema le enormi potenzialità rappresentate da questo orizzonte: prima manifestazione convegnistica e fieristica interamente dedicata alla nuova economia dello spazio».
«Il tema legato allo spazio – ha concluso Fioramonti – ci sta molto a cuore. Lo spazio oltre ad offrire enormi possibilità di sviluppo economico è strettamente legato alle nostre vite, ci consente di monitorare la stabilità dei nostri edifici e senza di esso non avremmo le tante tecnologie che influenzano la nostra economia».