Le foreste mediterranee sono ecosistemi fragili, minacciati dai cambiamenti climatici e dalle attività umane. Frane, tempeste, siccità, erosione, sovrapascolo, agricoltura, incendi e sfruttamento eccessivo stanno mettendo a rischio queste aree, che pure rappresentano preziosi alleati per la tutela della biodiversità e la resilienza alle crisi climatiche. Medforval, un network finanziato dalla Fondazione MAVA, affronta questi problemi urgenti riunendo diversi attori, scambiando conoscenze e buone pratiche.
Migliorare la collaborazione tra i siti forestali nel bacino del Mediterraneo è la chiave per un vero cambiamento. Questa è la convinzione che guiderà il lavoro della rete per i prossimi 12 mesi sotto il coordinamento di Istituto Oikos, ONG basata a Milano. Nell’attuale fase 2019-2020, chiamata Rilanciare Medforval, verranno garantiti la collaborazione e lo scambio di buone pratiche tra i membri della rete come continuazione del lavoro svolto nel 2015-2018 sotto il precedente coordinamento di AIFM (Association Internationale Forêts Méditerranéennes). I 18 siti forestali lavoreranno anche per promuovere la sostenibilità del network attraverso la raccolta di fondi e il contributo attivo di tutti i siti membri alla vita del network.
Questa seconda fase è iniziata ufficialmente a maggio 2019; l’incontro che si è tenuto a Milano dal 23-26 settembre è stato un momento chiave: 16 siti membri su 18 si sono incontrati per scambiare idee e definire strategie per i prossimi passi. Con un obiettivo comune: proteggere, gestire e ripristinare le foreste mediterranee ad alto valore ecologico.
“Con una rete così competente – afferma Serena Arduino, coordinatrice di Medforval – siamo ottimisti per l’anno a venire. Il lavoro della rete riparte con energia. Il primo obiettivo è raccogliere fondi e capire come comunicare il ruolo delle foreste del Mediterraneo e gestirle e proteggerle in modo più efficace“.
La rete Medforval comprende attualmente 18 siti di 12 paesi mediterranei: Ermenek-Konya (Turchia), Guadiana (Portogallo), Köprülü (Turchia), La Massane (Francia), Livanjsko Polje (Bosnia-Erzegovina), Luberon-Lure (Francia), Monte Arcosu (Italia), Poblet (Spagna), Prespa (Grecia), Prokletije (Montenegro), Samaria (Grecia), Jordan EcoPark (Giordania), Shouf (Libano), Sierra de las Nieves (Spagna), Sirente-Velino (Italia), Talassemtane (Marocco), Valle del Ticino (Italia), Zaghouan (Tunisia).