Uno dei modi che la scienza utilizza per comprendere sistemi complicati è quello di ridurne la complessità, identificandone gli elementi costitutivi e studiandoli poi come unità distinte. L’approccio riduzionista è trasversale nella biologia così come nella bionica e nel design.
Questo l’incipit da cui parte la conferenza “Tra scienza e design: punti d’incontro, elementi e contaminazioni” organizzata dall’Istituto FIRC di Oncologia Molecolare e in calendario stasera al Festival della Scienza di Genova, un secondo appuntamento sul rapporto tra Scienza e Design. “La scienza – osserva Assunta Croce, responsabile di Youscientist, il programma Educational di IFOM, e moderatrice dell’incontro – ci dà l’opportunità di guardare la natura nei suoi elementi costituenti: quando osserviamo la materia vivente, come le cellule, oppure quella non vivente, come ad esempio dei cristalli, ci rendiamo conto che esistono delle leggi fondamentali che regolano le geometrie costruttive di questi elementi. E allora scopriamo che alla base di una cellula o di una bolla di sapone si sono principi simili. Durante la conferenza cercheremo queste leggi e scopriremo come si applicano anche al design.”
La conferenza vedrà confrontarsi Giorgio Scita, Biologo IFOM specializzato in migrazioni cellulari, Roberto Cerbino, Fisico della Materia dell’Università degli Studi di Milano, e Carmelo Di Bartolo, Designer esperto di Bionica, e condurrà gli spettatori nell’esplorazione del concetto di elemento da diversi punti di vista. “Parleremo di elementi geometrici e forme nella biologia – prosegue Croce – passando dalla dimensione micro, propria della cellula, alla macro dei tessuti e a quella sistemica, tipica degli organismi viventi.” ed è partendo dalla cellula, su cui Scita lavora quotidianamente in laboratorio, che si snocciola uno dei fils rouge dell’incontro. “Lavorando da sempre in stretta sinergia con altri ambiti di ricerca – riflette lo scienziato IFOM – mi interrogo spesso su cosa accomuni la fisica dei materiali alla biologia dei tumori sino al processo di creazione ed ideazione ad esempio nel design. Penso ad esempio come i concetti di forma e funzione, o la trasformazioni di solidi in liquidi degli elementi fondamentali obbediscano a leggi universali che travalicano i confini delle discipline tradizionali e aprono il mondo a contaminazioni inaspettate.” La contaminazione come motore creativo ed euristico è anche alla base delle riflessioni di Cerbino. “Per un fisico che si occupa prevalentemente di ricerca fondamentale – nota – il confronto con scienziati di discipline con elevato potenziale applicativo è un’esperienza rivitalizzante. Uno scambio di idee su fenomeni apparentemente molto diversi stimola la collaborazione tra soggetti che, pur guardando il mondo in direzione spesso ortogonale, riescono a raggiungere una visione di insieme armoniosa della realtà.” E l’osservazione della natura è da sempre fonte di ispirazione in ambito creativo “Come progettare l’artificiale imparando dai fenomeni e strutture naturali? – si interroga Carmelo Di Bartolo – La Bionica applicata al Design ci permette di interagire in modo attivo e creativo con Biologi, Fisici, Filosofi della Scienza ed altre categorie di ricercatori,che permettono al designer di imparare i sistemi complessi della natura, trasferendo nel progetto modelli analogici e indicatori di qualità.” E costruire un linguaggio comune sarà una delle sfide che porranno i ricercatori in questo incontro.
Quando: Giovedì 31 dicembre ore 21
Dove: Palazzo Ducale, Sala del Maggior Consiglio, Piazza Matteotti, 9 Genova