Il rischio alluvioni, che riguarda territori urbanizzati per oltre mille ettari e dove vivono e lavorano circa 300 mila persone, la più elevata percentuale in un’area urbana europea. I fenomeni franosi, registrati in quasi 400 siti. E una media di 90 voragini l’anno. Sono solo alcuni dei clamorosi problemi di Roma Capitale e del suo hinterland che verranno presentati e discussi lunedì 2 dicembre nel corso del convegno organizzato dall’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino centrale e dal Comune di Roma.
L’appuntamento è alle 10 alla Sala della Protomoteca del Campidoglio.
Dopo i saluti istituzionali della Sindaca di Roma Virginia Raggi, del Sindaco di Fiumicino Esterino Montino e di un rappresentante dello Stato del Vaticano, il Segretario generale dell’Autorità Erasmo D’Angelis introdurrà i lavori illustrando, insieme ai dirigenti dell’Autorità Carlo Ferranti, Letizia Oddi e Remo Pelillo, il Piano per la difesa dal rischio idrogeologico e la tutela ambientale dell’area metropolitana di Roma e dello Stato del Vaticano (PS5), con le novità di due gare per le manutenzioni e per un sistema di gare che l’Autorità sta avviando con Invitalia con fondi dei ministeri dell’Ambiente e delle Infrastrutture.
Al convegno, che sarà concluso dal Capo del Dipartimento Protezione civile Angelo Borrelli e dal Sottosegretario per l’Ambiente e la tutela del territorio e del mare Roberto Morassut, parteciperanno anche l’assessore all’urbanistica di Roma Capitale Luca Montuori, Silvano Simoni dell’Ufficio speciale Tevere Roma Capitale, il direttore dell’Area difesa del suolo della Regione Lazio Wanda D’Ercole, tecnici dell’Autorità e numerosi esperti e docenti universitari.
Nel corso del convegno, oltre al Piano, verranno illustrate tutte le opere e gli interventi previsti per il contrasto del rischio idrogeologico.
Il convegno sarà trasmesso in diretta streaming sui canali social dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino centrale.