Astronomi dell’Università di Yale hanno catturato nuove immagini della cometa 2I/Borisov, arrivata nel Sistema Solare dallo spazio interstellare: gli scienziati hanno scoperto che ha una gigantesca coda bianca che si estende per 160mila km, ossia oltre 12 volte il diametro della Terra.
La cometa 2I/Borisov è il secondo oggetto interstellare osservato nel Sistema Solare: è sempre più vicino e l’8 dicembre raggiungerà il punto di massima vicinanza al Sole, pari a 300 milioni di km.
Gli astronomi di Yale hanno catturato le immagini della cometa grazie all’Osservatorio Keck nelle Hawaii: la grande chioma appare come un velo bianco che avvolge la cometa e la gigantesca coda, entrambe formate dal gas che sta evaporando dal nucleo ghiacciato del corpo celeste.
Nel 2017, il primo visitatore interstellare identificato, un oggetto rinominato ‘Oumuamua, è passato a 38 milioni di km dal Sole prima di sfrecciare fuori dal sistema.
Gennady Borisov, astronomo dilettante della Crimea, ha scoperto per primo la cometa 2I/Borisov il 30 agosto 2019. Dopo una settimana di osservazioni da parte di astronomi dilettanti e professionisti di tutto il mondo, il Minor Planet Center dell’Unione Astronomica Internazionale ha calcolato un’orbita per la cometa che ha mostrato che proveniva dallo spazio interstellare. Finora, tutte le comete catalogate provenivano da un anello di detriti ghiacciati alla periferia del nostro Sistema Solare, chiamato fascia di Kuiper, oppure dalla nube di Oort, un guscio di oggetti ghiacciati che si ritiene sia nelle aree più esterne del nostro Sistema Solare, con il suo limite più interno a circa 2.000 volte la distanza tra la Terra e il Sole.
Borisov si sarebbe formata attorno a una stella distante e sconosciuta: miliardi di anni fa qualcosa l’ha espulsa dall’orbita e l’ha mandata verso il nostro Sistema Solare.