Il Politecnico di Losanna ha sviluppato un algoritmo che consente di prevedere dove e quando cadrà un fulmine entro un raggio di 30 km con un anticipo che va da 10 a 30 minuti, lanciando in alcuni casi l’allerta ancora prima che inizi il temporale. Per ottenere il risultato – si spiega su Climate and Atmospheric Science – sono stati utilizzati dati meteorologici e non dati satellitari o radar, e di conseguenza può essere applicato ovunque nel mondo: grazie a calcoli eseguiti in tempo reale, 8 volte su 10 l’intelligenza artificiale ha effettuato previsioni corrette.
L’algoritmo è riuscito a riconoscere le condizioni che favoriscono la generazione delle saette analizzando i dati raccolti in 10 anni da 12 stazioni meteo svizzere, in aree urbane e di montagna. I parametri presi in considerazione sono pressione atmosferica, temperatura dell’aria, umidità relativa e velocità del vento.
I dati sono stati poi confrontati con i fulmini registrati in passato dai sistemi di rilevazione e localizzazione.
Visto che i dati possono essere acquisiti facilmente e in tempo reale, le previsioni possono essere effettuate molto velocemente, inviando l’allerta anche prima che si sviluppi il temporale.