L’ossessione del “procurato allarme” e l’epidemia dell’incoscienza

L'isterismo da social network: ossessione per bufale e "procurato allarme", ma la vera malattia è l'incoscienza fatalista sempre più diffusa in una società ignorante e ipocrita
MeteoWeb

Nella società delle bufale virali, in cui milioni di persone ignoranti e presuntuose sono convinte contro ogni evidenza scientifica che i vaccini facciano male, che le trivellazioni provochino conseguenze problematiche, che il metodo Stamina o altre truffe mediche possano curare i tumori, che esistano “complotti delle case farmaceutiche“, che l’olio di palma sia il male assoluto, che non bisogna costruire termovalorizzatori per smaltire i rifiuti, e ancora che le grandi opere come la Tav in Val di Susa o il Ponte sullo Stretto debbano essere contrastate, così come il Tap nel Salento dove intanto la Xylella sta provocando danni incommensurabili proprio per le opposizioni antiscientifiche locali, è sempre più difficile comunicare la scienza.

E non stiamo scomodando i sociodegradati delle scie chimiche e del terrapiattismo. Ma milioni di persone, spesso e volentieri laureate, in altri casi diplomate “all’Università della Vita“, che si formano su facebook e google e alimentano le bufale più gravi e pericolose per la tenuta della nostra democrazia.

In questo contesto, comunicare la scienza diventa una vera e propria impresa eroica. Già, perchè anche su clima, meteorologia e sismologia ci sono convinzioni infondate, luoghi comuni e credenze idrologiche mai supportate dalla scienza. Tra queste, le più importanti:

  1. I terremoti non si possono prevedere” ❌
  2. La Scala Mercalli non esiste più” ❌
  3. Le Previsioni Meteo non ci azzeccano mai” ❌
  4. L’uomo sta rovinando il pianeta provocando il cambiamento climatico” ❌

Per quanto un po’ meno diretto e sintetico, il punto di vista della scienza è – invece – sostanzialmente differente:

  1. I terremoti non si possono prevedere con precisione (data, ora, epicentro), ma sappiamo per certo dove si verificheranno e più o meno qual è la magnitudo massima attesa per ogni area” ✔
  2. La Scala Mercalli è fondamentale per analizzare il risentimento sismico di ogni terremoto: se vogliamo sapere quant’è stato forte un sisma in natura, c’è la Scala Richter, ma la magnitudo non ci dirà mai che danni ha provocato quella scossa sui territori. La Scala Mercalli resta l’unico riferimento scientifico in tal senso, e viene usata quotidianamente da tutti gli organi preposti per valutare le conseguenze di un terremoto sui territori. Inoltre fornisce informazioni sui terremoti storici per i quali non è possible usare la scala Richter” ✔
  3. Le Previsioni Meteo hanno ormai raggiunto un’affidabilità superiore al 95% nel breve termine (24-48 ore), e sono estremamente attendibili (oltre il 70-80%) fino a 3-4 giorni di distanza. La Previsione a 5-7 giorni supera il 60% di probabilità e stanno migliorando moltissimo anche le previsioni a medio-lungo termine, ad oltre 7-10 giorni” ✔
  4. Non esiste alcuna evidenza scientifica che il cambiamento climatico in atto sia provocato principalmente dalle attività umane” ✔

Così un mondo di gretini, spesso e volentieri fondamentalisti sui temi climatici e ambientali, ideologi di raccolta differenziata, pale eoliche e altre fandonie utili solo a mettersi la coscienza a posto, si permette addirittura di contestare i sempre più rari articoli che parlano di scienza e tentano – tra mille difficoltà – di diffondere il più corretto messaggio scientifico. E’ il caso di MeteoWeb, che dopo il terremoto in Albania ha riportato le opinioni di numerosi autorevolissimi esperti (Giuliano Panza, Enzo Mantovani, Ethymios Lekkas, Jadranka Mihaljevic, Antonio Moretti, Alessandro Amato) che hanno evidenziato il forte rischio, “se non la quasi certezza“, di nuove forti scosse tra l’Italia, i Balcani e la Turchia nei prossimi giorni.

Una previsione scientifica, empirica, che il prof. Panza ha spiegato chiaramente ai nostri microfoni: “è molto probabile, se non sicuro, che ci potrà essere anche in Italia qualche ripercussione di quello che sta succedendo in Albania, perchè quello che si sta muovendo adesso in modo evidente è il margine orientale della piattaforma adriatica. L’Italia poggia sul margine occidentale, quindi se si muove una parte, prima o poi si muoverà anche l’altra. L’Adriatico ha pochissima attività sismica perché è parte di una placca rigida, poco deformata nella sua parte centrale, che va in subduzione sia verso est che verso ovest. La litosfera adriatica causa terremoti profondi nel Tirreno e anche gran parte dell’attività sismica nell’Appennino. Nella parte centrale del mar Adriatico la sismicità e molto limitata perché la zolla Adriatica si sposta “rigidamente” da est verso ovest. A complicare le cose c’è la litosfera più ad est che corre più veloce verso ovest di quanto non corra la litosfera adriatica e praticamente sta tamponando” la litosfera adriatica. Normalmente la subduzione avviene per scontro frontale fra placche litosferiche. Qui il problema è che c’è uno scontro, ma è uno scontro dovuto ad un “tamponamento”, cioè tutto si muove nello stesso senso ma con velocità diverse. Questa è la complessità della situazione in cui siamo immersi. Ed ecco perché se succedono terremoti in Albania o zone limitrofe poi possono succedere terremoti in Italia”.

Apriti cielo. Siamo stati sommersi da messaggi, email e telefonate degli esperti dell’Università della Vita che, sbagliando le forme verbali e le declinazioni persino degli ausiliari, ci hanno accusato di procurato allarme, minacciando denunce in questa o quella Procura. Chissà, tra questi analfabeti funzionali, quanti terrapiattisti, complottari, No Vax, No Tav, No Olio di Palma, No Chemioterapia, No Termovalorizzatori, No Tap, No Ponte sullo Stretto, ma alla Youtube University ci sono. Certamente si tratta di fanatici di ideologie politiche e religiose, infatti molti messaggi hanno questo tono:

  1. Quando viene il terremoto non lo sa nessuno solo Dio lo sa non mettete cazzate magari si sapesse così tante persone si sarebbero salvati
  2. No ancora mm mia Signore salvaci tu da qst brutto terremoto e fai Ke qui da noi nn arrivi
  3. Signore. Dio 🙏 non abbandonarci.amen
  4. Troppe scosse..sembre in tensione ..Dio siamo nelle tue mani fa che non avvenga AMEN
  5. Quanto Dio, è solamente Lui potrà farlo, deciderà di distruggere il mondo intero nn ci saranno avvertimenti da parte Sua! L’unica certezza, noi miseri uomini, che possiamo avere è quella che se ci soffermiamo un pochino a pensare siamo arrivati alla frutta…… Che Dio abbi pietà di tutti noi!

Finchè sarà questa la nostra opinione pubblica, cosa ci possiamo aspettare se non ulteriori tragedie ad ogni evento naturale? Continueremo a raccontare di morti, dispersi, feriti e sfollati ad ogni scossa, anche relativamente piccola, e ad ogni nubifragio, seppur relativamente modesto, perchè la nostra società è colpita da una gravissima epidemia di incoscienza e fatalismo a cui ancora non abbiamo trovato un corretto vaccino. Si continua a morire di terremoto perchè le case non vengono costruite in modo corretto, si continua a morire di maltempo perchè ci si era avventurati in montagna, al mare o al fiume incuranti delle allerte meteorologiche. In comune queste tragedie, che non sono fatalità, hanno l’incoscienza dell’ignoranza, la sottovalutazione dei rischi e la sottocultura del fatalismo.

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Ecco perchè non c’è alcun “procurato allarme“, anzi: soffriamo di “mancato allarme“. Allarmismo? Ce n’è troppo poco, come numerosi magistrati e Procuratori hanno commentato negli ultimi giorni, mesi e anni alla luce delle inchieste che hanno fatto luce sulle cause di numerosi disastri che chiamiamo “naturali“, perchè innescati da fenomeni naturali, ma sarebbe meglio definire “socio-culturali“, perchè se avessimo una cultura scientifica potremmo adattarci e non subirne gravi conseguenze. Se ci fosse più “allarmismo”, staremmo piangendo molte meno vite umane. L’unica condanna per “procurato allarme” nota negli ultimi decenni per episodi che esulano la spicciola cronaca, è quella dell’attivista No-Vax condannata – appunto – “per aver commissionato una serie di cartelloni riportanti informazioni false“. Ed è questo ciò che sfugge agli ossessionati dell’allarmismo: se le informazioni sono reali, come nel caso del meteo o dei terremoti, non è ovviamente possibile contemplare alcuna ipotesi di reato.

Adattamento. E’ questa la strategia più corretta, sia per i cambiamenti climatici che per i terremoti. Dobbiamo essere consapevoli dei rischi, e vivere ogni giorno come se il più forte terremoto possibile in un’area (ad esempio, Magnitudo anche superiore a 7.5 in Calabria e Sicilia) si debba verificare domani. Se fossimo davvero un Paese attento alla scienza, non avremmo motivo di avere panico ne’ paura: come i cileni, potremmo stare tranquilli se avessimo costruzioni sicure e antisismiche.

Ma qui la gente si rifugia in Dio e nella sua Divina Volontà, anzichè affidarsi alla Scienza: il grande paradosso è che vogliono vivere sereni senza conoscere i rischi incombenti, mentre potrebbero vivere molto più sereni se conoscessero bene quei rischi e si adoperassero per affrontarli in piena sicurezza anzichè girarsi dall’altra parte. Circostanza assolutamente possibile in base non soltanto alle tecnologie esistenti, ma anche alle norme di legge, pur con tutti i limiti di una legislazione ancora carente perchè utilizza il metodo probabilistico anzichè affidarsi a quello neodeterministico.

Ma anche nelle norme tecniche della legislazione più recente, “NTC08” e “NTC18”, rispettivamente, è scritto al paragrafo  3.2.3.6:

L’uso di accelerogrammi generati mediante simulazione del meccanismo di sorgente e della propagazione è ammesso a condizione che siano adeguatamente giustificate le ipotesi relative alle caratteristiche sismogenetiche della sorgente e del mezzo di propagazione

e

L’uso di storie temporali del moto del terreno generate mediante simulazione del meccanismo di sorgente e di propagazione è ammesso a condizione che siano adeguatamente giustificate le ipotesi relative alle caratteristiche sismo genetiche della sorgente e del mezzo di propagazione e che, negli intervalli di periodo sopraindicati, l’ordinata spettrale media non presenti uno scarto in difetto superiore al 20% rispetto alla corrispondente componente dello spettro elastico“.

ovvero è fatta implicita allusione a NDSHA come è descritta nella letteratura scientifica internazionale.

In Albania sono morte 49 persone per una scossa di magnitudo 6.2: non doveva succedere. Quasi tutte le vittime, infatti, sono state provocate dal crollo di 3 condomini e 3 hotel a Durazzo, due condomini a Thumane e un palazzo a Kurbin. Nelle stesse città, altre migliaia di abitazioni hanno resistito correttamente. Evidentemente, quindi, queste costruzioni non erano state realizzate a norma oppure la norma non è adeguata alla pericolosità reale. E in Italia la situazione non è affatto migliore, basti pensare al terremoto di magnitudo 4.0 che il 21 agosto 2017 ha provocato 2 morti e 42 feriti a Ischia.

Ancor più grave si è rivelata l’epidemia dell’incoscienza rispetto agli Tsunami, nonostante l’Italia sia estremamente esposta ai maremoti e ne abbia subiti migliaia nella storia, in molti casi catastrofici e distruttivi.

E proprio alla luce di questo, anzi a maggior ragione alla luce di tutto questo, noi continueremo la nostra battaglia di scienza. Continueremo a fare “allarmismo“, se così gli ignoranti intendono la corretta comunicazione scientifica, ovviamente contrastando i falsi allarmi. Continueremo a evidenziare l’allerta meteo, il rischio sismico e tutte quelle situazioni di pericolo nella speranza di poter raggiungere una popolazione matura e colta che possa essere aiutata dai nostri articoli ad affrontare gli eventi naturali nel modo più corretto possibile e in sicurezza.

Chi vorrà invece continuare a far finta di niente, come il cane del webcomic “On Fire” di KC Green, sarà ancora lì ad insultarci con la rabbia data da ignoranza e presunzione.

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