A causa delle intense precipitazioni in Trentino la Protezione civile ha emesso l’allerta ordinaria (gialla): sono attese criticità dovute alla caduta di rami o alberi e all’azione battente della pioggia che possono causare disagi alla viabilità, alle reti elettriche e alla stabilità dei versanti (crolli e smottamenti). Sono anche possibili fenomeni localizzati di allagamento e di erosioni. In montagna tenderà ad aumentare il pericolo di valanghe con possibili fenomeni di slittamento anche su rampe vicine alle strade poste a quote medio-alte.
Intense nevicate sono in atto in Trentino sopra gli 800 metri: imbiancante le vallate turistiche di Fassa, Fiemme e Non mentre a quote più alte la coltre nevosa ha raggiunto il mezzo metro.
Sono chiuse alcune strade provinciali (Garniga, Fai-Andalo) oltre ai passi Fedaia, Sella, Pordoi e la strada che porta al Manghen. In Val Rendena nelle Giudicarie sta nevicando intensamente a quote superiori a 900 metri. Nella notte a Madonna di Campiglio sono caduti 40 centimetri di neve e addirittura 50 in località Vason sul Monte Bondone. Sui passi dolomitici vengono misurati 20 centimetri.
Con le nuove nevicate il pericolo valanghe in Alto Adige è elevato ed è salito al grado 4 di 5.
Sulle montagne le nevicate sono accompagnate da forti venti. Durante la notte sulla stazione più alta, Cima Libera 3399 metri, sono stati registrate raffiche di oltre 120 km/h.
Attualmente in Alto Adige si possono osservare tutti cinque problemi valanghivi, cioè valanghe di slittamento, neve bagnata, strati deboli persistenti, neve ventata e neve fresca: lo si rileva nel bollettino valanghe della Provincia di Bolzano.