Sommozzatori trovano una gigantesca palla gelatinosa sott’acqua: la scoperta è un raro avvistamento [VIDEO]

L’enorme palla gelatinosa che galleggiava misteriosamente nel buio di un fiordo norvegese è stata scoperta da un trio di sommozzatori: ecco di cosa si tratta
MeteoWeb

Un trio di sommozzatori, impegnato in una visita ad un relitto della II Guerra Mondiale nelle acque di Ørstafjorden, in Norvegia, si è imbattuto in una gigantesca e strana palla ondeggiante che si è rivelata essere uno raro avvistamento. L’enorme palla gelatinosa che galleggiava misteriosamente nel buio del fiordo norvegese è stata scoperta dal capitano Nils Baadnes e dal sommozzatore Ronald Raasch della Research Expedition Vessel Ocean. Nonostante sembri che un alieno abbia invaso le acque, quella che si vede nelle immagini del video in fondo all’articolo è un’enorme massa di uova generata da un calamaro. Dalle sue dimensioni sembra in grado di poter contenere diverse persone.

Non si sa come i calamari producano queste masse di uova, ma quel che è certo è che si tratta di un avvistamento affascinante: enormi masse di muco, a volte spesse alcuni metri, all’interno delle quali si possono covare decine di migliaia di uova. Si ritiene che la femmina deponga una massa più piccola che si espande a contatto con l’acqua. Differenti tipi di calamaro sembrano produrre diverse forme delle masse di uova.

Credit: national Geographic

Queste masse raramente vengono osservate dagli umani perché tendono ad essere deposte relativamente in profondità per poi affondare sempre più in basso fino ad una profondità di 150 metri, quando si schiudono le uova, secondo National Geographic. L’avvistamento invece è avvenuto ad una profondità di 17 metri. Il potenziale uso del muco non è stato ancora pienamente compreso (la protezione dai predatori è una forte possibilità), ma le prove suggeriscono che funga da barriera protettiva. Come descritto in uno studio del 2012, i biologi marini che cercavano di far nascere calamari in laboratorio utilizzando la fecondazione in vitro hanno scoperto che gli animali erano soggetti ad infezioni e che sarebbero morti nell’arco di poche ore.

Non è ancora chiaro quale specie abbia prodotto la massa osservata a largo di Ørstafjorden e inoltre, spesso è molto difficile identificare in maniera definitiva le specie marine solo dalle uova. In generale, la scoperta e la nostra conoscenza delle uova di calamaro sono avvolte da molte incognite. Indipendentemente dalla specie che l’abbia prodotta, questa osservazione rimane assolutamente una vista affascinante.

Condividi