Il vettore dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) è uno degli esempi più significativi della collaborazione europea in ambito spaziale. Sviluppato dall’italiana ELV, partecipata al 70% da Avio e al 30% dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), vede inoltre la partecipazione di Francia, Belgio, Spagna, Paesi Bassi, Svizzera e Svezia.
Vega, il lanciatore europeo dedicato alle orbite LEO (orbita bassa), tra 300 e 1500 km, ed a satelliti di massa compresa tra 300 kg e 2.500 kg, è diventato in pochi anni uno dei leader di questo mercato in forte espansione. La sua flessibilità e precisione permettono anche di portare in orbita più carichi contemporaneamente, posizionandoli su orbite diverse.
Lo sviluppo del lanciatore nell’attuale configurazione è cominciato nel 2003, il primo lancio è stato eseguito il 13 febbraio 2012 dallo spazio porto europeo in Guyana francese. L’anno successivo è cominciata la fase commerciale e, da allora, Vega ha messo in orbita 29 satelliti, tra cui missioni di osservazione della Terra, scientifiche e di tecnologia, oltre allo spazioplano europeo IXV – precursore di Space Rider – nel 2014.
Oggi il museo ospita la replica fedele in scala 1:1 del primo Vega, il VV01, che ha portato in orbita nove satelliti: gli italiani LARES ed ALMA Sat-1, e sette piccoli CubeSat.
Con i suoi 30 metri di altezza ed un diametro di 3 metri, il lanciatore Vega è facilmente visibile dall’esterno del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano, dove è collocato negli spazi all’aperto del museo, accanto ad un altro ‘gigante’, il sommergibile Toti.
“Vega, con questo modello del suo primo lancio al Museo Nazionale della Scienza, entra a pieno titolo nella storia dei successi della scienza e tecnologia Italiana ed Europea,” commenta l’Ing. Stefano Bianchi, Capo del Dipartimento Sviluppo Trasporto Spaziale dell’ESA.
L’inaugurazione, aperta al pubblico, avrà luogo venerdì 8 novembre alle 18:30.