Un tunnel sottomarino lungo 12 km che servirà per collegare gli hub portuale e aeroportuale di Palermo e la grande viabilità delle due autostrade (Palermo-Mazara del Vallo e Catania-Palermo) bypassando la città ad impatto zero sulla già delicata viabilità ordinaria. Un progetto da 1,2 miliardi presentato al ministero delle Infrastrutture, cui spetta il compito di inserirlo tra le opere finanziabili con le risorse del programma Ue ‘ultimo miglio’. Il progetto e’ stato illustrato questa mattina dal provveditore alle opere pubbliche di Sicilia e Calabria, Gianluca Ievolella, al vice ministro Giancarlo Cancelleri. A realizzarlo è stata l’Autorità portuale in collaborazione con Regione siciliana, comune di Palermo e Anas. “Per realizzare l’opera – dice Ievolella – occorreranno 5 anni“.
“Un progetto ambizioso che permetterebbe di superare la città e arrivare a Punta Raisi senza attraversare la città – ha sottolineato il vice ministro – Il primo gradino che dobbiamo salire è far rientrare questo progetto nel programma europeo Ultimo miglio”. “E’ un’opera che nelle altre parti del mondo è abbastanza normale e lo sarà anche per Palermo – ha sottolineato Ievolella – I tempi di realizzazione sarebbero di circa cinque anni“. Il tunnel partirà dallo svincolo dell’A19 all’ingresso della città e finirà allo svincolo di via Belgio.
“Il passante autostradale di Palermo – ha detto Cancelleri – permetterebbe ai cittadini su superare la citta’ per andare direttamente a Punta Raisi o altre destinazioni piu’ velocemente, e’ un progetto ambizioso che si snoda sottoterra e sottomare. Adesso dobbiamo lavorare per inserire il progetto nel programma europeo”.
“Per cio’ che riguarda la tipologia di intervento – ha spiegato Ievolella – abbiamo ipotizzato, d’accordo con l’autorita’ portuale a Anas, e anche Regione e Comune di Palermo, l’intervento meno impattante possibile, escludendo cosi’ disagi alla circolazione in superficie che non verra’ interessata dai lavori di scavo del tunnel“. Sui tempi dall’apertura dei cantieri, Ievolella ipotizza dai 4 ai 5 anni per la consegna dei lavori: “Con la tecnologia di cui disponiamo oggi, per gli interventi di scavo occorreranno due anni e, altrettanti, per la definizione della galleria“. Non e’ previsto, al momento, alcun pedaggio anche perche’ la galleria, inserita nella A19, “deve considerarsi un prolungamento del tratto autostradale e quei fondi europei non lo prevedono“, ha ricordato Ievolella.
Attualmente, tuttavia, ci sono altre opere nel resto d’Italia in lizza per accedere al fondo finanziato con circa 10 miliardi di euro. Una selezione difficile anche se, ha concluso Cancelleri, “credo che la Sicilia si meriti quest’opera perche’ e’ davvero incredibile che ancora oggi, sia l’unico capoluogo di regione privo di un superamento del centro abitato“.