Mancano ormai pochi giorni all’inizio della prima missione dell’Agenzia Spaziale Europea dedicata allo studio degli esopianeti. Il lancio di CHEOPS (Characterising ExOPlanet Satellite) è previsto il 17 dicembre alle 09:54 ora italiana, dallo spazioporto di Kourou in Guyana francese, a bordo di un vettore Soyuz che trasporterà anche il primo satellite Cosmo-SkyMed di Seconda Generazione (finanziato da Asi, ministero della Difesa e Miur).
CHEOPS è un progetto dell’Agenzia Spaziale Europea destinato allo studio dei pianeti extrasolari. La gran parte dei pianeti oggetto di studio saranno quelli per cui la massa è già stata misurata grazie all’uso di strumenti ad altissima precisione disponibili presso i grandi telescopi di cui disponiamo a Terra (es. il cacciatore di pianeti HARPSN al Telescopio Nazionale Galileo). CHEOPS cercherà di determinarne la dimensione, che unita alla massa, ci informa sulla struttura, se rocciosa o gassosa, del pianeta.
Il satellite avrà il compito di fare osservazioni assai precise di stelle attorno alle quali è già nota la presenza di pianeti o di cui ci sono forti indizi.
L’obiettivo scientifico principale di CHEOPS sarà quello di studiare la struttura di pianeti extrasolari con raggi che vanno tipicamente da 1 a 6 volte quelli della Terra e con masse fino a 20 volte quella del nostro Pianeta, in orbita attorno a stelle luminose.
Grazie al supporto dell’Agenzia Spaziale Italiana, il telescopio di CHEOPS, un riflettore di 320mm di diametro, molto compatto (è di solo 300 mm la lunghezza del tubo ottico principale), e ottimizzato per misure fotometriche ad altissima precisione, è stato progettato dai ricercatori dell’INAF di Padova e Catania.
La realizzazione del telescopio di CHEOPS è un riconoscimento della leadership italiana nel campo dell’ottica raggiunta in questi anni dalla comunità scientifica e dall’industria del nostro Paese. L’ASI considera che la missione CHEOPS, in aggiunta all’importante tematica scientifica dello studio dei pianeti extrasolari, rivesta una particolare importanza strategica per gli aspetti tecnologici, anche in vista della realizzazione dei 34 Telescopi che saranno forniti dall’Italia per la missione PLATO.