Il mese di dicembre non porterà solo l’inizio ufficiale dell’inverno, ma anche le notti più lunghe dell’anno. Inoltre, saranno molti gli eventi che delizieranno gli appassionati di osservazioni celesti. Ecco allora quelli più importanti che nessun appassionato vorrebbe perdersi.
13-14 dicembre: sciame meteorico delle Geminidi
Uno degli sciami meteorici più affidabili dell’anno raggiungerà il picco intorno alla metà del mese, ma non sarà tutto rose e fiori. “Le Geminidi solitamente sono lo sciame meteorico più forte dell’anno e gli appassionati di meteore sono certi di cerchiare il 13 e 14 dicembre sui loro calendari”, spiega l’American Meteor Society (AMS) sul suo sito web. Lo sciame potrebbe portare 150 meteore all’ora quest’anno nella notte di venerdì 13 dicembre fino alle prime ore del mattino successivo, secondo l’AMS.
Purtroppo, però, molte meteore potrebbero essere offuscate perché il picco delle Geminidi cade appena una notte dopo la luna piena. L’abbondante inquinamento luminoso della luna quasi piena impedirà la vista di molte meteore più deboli, riducendo il numero di meteore visibili da 150 all’ora a circa 20-30 all’ora. Per le migliori possibilità di vedere le stelle cadenti, bisogna guardare nelle aree più scure del cielo, lontane dalla luna.
Più avanti nel mese, l’ultimo sciame meteorico dell’anno raggiungerà il picco. Nella notte del 21 dicembre fino alle prime ore del 22, nel cielo appariranno le Ursidi, che porteranno circa 10 meteore all’ora.
22 dicembre: solstizio d’inverno
Le notti intorno al momento del solstizio d’inverno sono le più lunghe dell’anno. L’inverno meteorologico è iniziato l’1 dicembre, ma l’inverno astronomico, che la maggior parte delle persone considera come l’inizio ufficiale della stagione, avverrà il 22 dicembre alle 05:19 (ora italiana). Il 22 dicembre non è solo l’inizio dell’inverno per l’emisfero settentrionale, ma presenta anche i giorni più lunghi e le notti più lunghe a causa dell’inclinazione della Terra sul suo asse.
26 dicembre: eclissi solare anulare
L’ultima eclissi solare del decennio avverrà nel giorno di Santo Stefano, ma solo alcune zone del mondo riusciranno a vedere la luna passare tra la Terra e il sole. Un’eclissi solare anulare sarà visibile in parti del Medio Oriente, dell’India meridionale e dell’Indonesia, con il resto dell’area che vedrà un’eclissi solare parziale. L’eclissi solare anulare a volte è chiamata eclissi ad anello di fuoco. Questo perché la luna è vicina al punto della sua orbita in cui è più lontana dalla Terra, apparendo non abbastanza grande da coprire completamente il disco del sole. Per osservare l’evento, bisognerà trovarsi al posto giusto al momento giusto e soprattutto, indossare adeguate protezioni per gli occhi per evitare danni permanenti alla vista a causa dei raggi del sole.
Per tutto il mese di dicembre: osservazione della cometa interstellare 2I/Borisov
Nel mese di dicembre, chiunque sia in possesso di un buon binocolo potrà vedere il secondo oggetto interstellare mai identificato. La cometa 2I/Borisov raggiungerà il perielio l’8 dicembre e farà il suo passaggio più ravvicinato alla Terra il 28 dicembre. Per questo motivo, si è guadagnata il soprannome di “Cometa di Natale”. Tuttavia, il suo nome ufficiale deriva dall’essere la seconda cometa interstellare (2I) scoperta dall’astrofilo Gennady Borisov. Considerando che la luna piena avverrà il 12 dicembre, è meglio cercare di individuare la cometa all’inizio o verso la fine del mese. Secondo gli astronomi, 2I/Borisov potrebbe essere visibile fino a settembre 2020. Per cercare la cometa interstellare, bisogna cercare la costellazione di Cassiopea.
Uno sguardo indietro a novembre
L’11 novembre è avvenuto uno degli eventi astronomici più importanti dell’anno quando Mercurio è passato direttamente tra la Terra e il sole in un raro evento noto come transito. È stato l’ultimo transito per i prossimi 13 anni ed è stato visibile in Europa, Africa e Americhe. Il mese di novembre ha portato 3 sciami meteorici, con l’ultimo del trio arrivato con una certa sorpresa. Le Tauridi settentrionali hanno raggiunto il picco nella notte tra 11 e 12 novembre, mentre le Leonidi hanno raggiunto il picco solo 5 notti dopo. Tuttavia, è stato lo sciame delle Alfa Monocerotidi a prendersi la scena. Alcuni astronomi, infatti, avevano pensato che lo sciame avrebbe dato origine ad una rara “tempesta meteorica” con centinaia di meteore all’ora, ma nella notte del picco sono state visibile solo poche decine di meteore all’ora.
Novembre è stato anche un grande mese per il futuro del volo spaziale con il nuovo veicolo Starliner di Boeing, progettato per lanciare gli astronauti nello spazio, portato sulla piattaforma di lancio. Il primo volo di Starliner è previsto per metà dicembre. Anche SpaceX sta lavorando sul suo futuro veicolo spaziale Starship. Tuttavia, il 20 novembre, il veicolo ha accusato un’anomalia con la parte superiore esplosa durante un test di pressione.