Gli italiani spenderanno 4,7 miliardi per i cenoni di Natale (2,7 miliardi) e Capodanno (2 miliardi), vale a dire 100 milioni in più dell’anno scorso: è quanto emerge da un’indagine condotta dal Centro studi di Confcooperative.
I cenoni esalteranno le eccellenze dell’agroalimentare Made in Italy con 9 italiani su 10 che trascorreranno il Natale in casa, dato in linea con gli scorsi anni, mentre a Capodanno, complici le partenze e i cenoni fuori casa, saranno 5 su 10 gli italiani che aspetteranno a casa il rintocco della mezzanotte per brindare al 2020. Dato questo in flessione rispetto allo scorso anno, così come lo era già il 2018 anno rispetto al 2017. Le bollicine italiane si confermano le immancabili superstar dei cenoni con oltre 70 milioni di tappi pronti a saltare da bottiglie di spumante e prosecco Made in Italy: un +10% rispetto allo scorso anno. Gli italiani continueranno a preferire le bollicine di casa nostra a quelle d’oltralpe. Spumanti e prosecchi battono lo champagne anche questa volta. Per il menù di Natale, in pole position le eccellenze del made in Italy: vongole e frutti di mare per i primi piatti (110 milioni di euro); pesce per i secondi piatti (455 milioni di euro); carne, salumi e uova (530 milioni di euro); vini, spumanti e prosecchi (440 milioni di euro); frutta, verdura e ortaggi (410 milioni di euro). Pasta, pane, farina e olio (225 milioni di euro). Non mancherà il tagliere dei formaggi freschi e stagionati italiani (115 milioni). Chiuderà il paniere il ricco carrello dei dolci composto da panettone e pandoro in primis, oltre alle tantissime specialità dolciarie regionali (420 milioni di euro).