Siamo ormai alle battute finali del 2019, che segnerà la fine di un decennio molto importante dal punto di vista meteorologico per l’Italia. Un decennio caratterizzato da devastanti alluvioni, ma anche da tanti valori di temperatura estremi, sia in positivo che in negativo. In questo articolo, presentiamo gli eventi di caldo e freddo, con annesse conseguenze, più significativi in Italia dal 2010 al 2019.
1. 10 marzo 2010
In un inverno che sembrava non finire mai, il 10 marzo del 2010 l’Italia si è ritrovata nella morsa di freddo e neve. Gelo e abbondanti nevicate su tutto il Centro-Nord e forte maltempo sul resto della Penisola, con allagamenti, frane e smottamenti. Bologna si è ritrovata sepolta sotto 40cm di neve, che hanno mandato in tilt la città: strade bloccate dalla neve, alberi e rami caduti, scuole chiuse. Anche l’isola d’Elba si è risvegliata sotto la neve, con conseguenti disagi per la circolazione e diverse località isolate. In tutta Italia, è stato il caos su strade e autostrade, ritardi dei treni e scuole chiuse. Neve e disagi anche in Abruzzo, Marche e Umbria. A causa di questa ondata di maltempo, in Italia si è registrata anche una vittima. (Fonti: La Stampa, Il Resto del Carlino, La Nazione)
2. 3 e 11 ottobre 2011
Il 3 e 11 ottobre del 2011 sono state due giornate molto calde in Lombardia, che hanno fatto registrare nuovi record di temperatura massima per il mese. Il 3 ottobre, nel radiosondaggio di Milano Linate delle ore 12, lo zero termico era attorno a 4100 m, con +13,8 °C ad 850hPa. Questo ha significato temperature massime su tutta la pianura comprese tra +26°C e +29 °C, più elevate sul settore sud-orientale della regione: nel Mantovano diverse stazioni hanno superano i +30°C. Dopo una breve pausa, le temperature hanno raggiunto nuovamente valori rilevanti sulla regione l’11 ottobre. In particolare, sul settore occidentale, le temperature sono state comprese tra +26°C e +30°C, superando i +30°C su Milanese, Pavese, provincia Varesina, Comasco e Piemonte orientale. La Lombardia centro-orientale, invece, ha registrato temperature massime più contenute di +22/26°C al piano. (Fonte: Centro Meteo Lombardo)
3. 4 febbraio 2012
Neve e gelo si abbattono sull’Italia il 4 febbraio del 2012, provocando almeno 8 vittime e disagi diffusi da nord a sud. La Laguna di Venezia diventa uno spettacolo di ghiaccio, mentre Roma piomba nel caos a causa della neve. Tanti i voli cancellati all’Aeroporto di Fiumicino, incubo treni, strade e autostrade anche in Campania. Nell’Avellinese, alcune località hanno raggiunto i 70cm di neve, così come in Emilia Romagna; Campobasso ha sfiorato i 50cm, cumoli fino a 2 metri nelle Marche. Neve anche nel centro di Napoli. A livello termico, si sono registrati -9°C a Milano, -24°C a Livigno e -20°C in Valle d’Aosta. (Fonte: La Stampa)
4. 10 febbraio 2013
Il 10 febbraio del 2013 è stata registrata una minima record per l’Italia, grazie ai -49,6°C della Busa Fradusta Nord, 2.607 metri, una conca carsica sull’Altopiano delle Pale di San Martino tra le province di Trento e Belluno. “-49,6°C è il valore più basso misurato da quando è attivo il citato monitoraggio, ovvero dal 2007 – spiegava Giampaolo Rizzonelli, vicepresidente dell’Associazione Meteotriveneto, sul sito della stessa. Il precedente record (-48,3°C) spettava alla stessa località ed era stato registrato il 27 dicembre 2010. Si tratta di una delle temperature più basse misurate ufficialmente in Europa centrale e rappresenta il nuovo record italiano di temperatura minima assoluta. Nello stesso giorno, sul fondo della vicina “Busa di Manna” (2544m) la temperatura ha raggiunto un valore minimo di -49,0°C, superando di 2°C il suo precedente record (-47,0°C)”. I -49,6°C delle Pale di San Martino non sono mai stati osservati in Paesi come Germania, Polonia, Olanda o Danimarca, dove la colonnina di mercurio dei termometri non è mai scesa così in basso. (Fonti: montagna.tv, meteogiuliacci.it)
5. 31 dicembre 2014
Nell’ultimo giorno del 2014, diverse zone della Sicilia si sono risvegliate coperte di bianco. La neve è caduta anche su Palermo, Siracusa, Marsala e Messina. La neve ha raggiunto anche le spiagge delle Eolie, rimaste isolate a causa del forte vento. (Fonte: Ansa)
6. 28 gennaio 2017
La fine di gennaio del 2017 ha fatto registrare temperature degne della fine di aprile in Lombardia a causa dell’effetto Foehn. Tra il 27 e il 28 gennaio di quell’anno, i valori sono stati di +20-22°C sulla fascia pedemontana tra Lecco-Como e Varese, sui bacini dei laghi Maggiore e di Como, nel Canton Ticino e in Valtellina. Interessati dal vento caldo anche i colli piacentini. (Fonte: Centro Meteo Lombardo)
7. 9 gennaio 2018
Il 2018 era iniziato con una grande anomalia di caldo sull’Italia a causa dell’afflusso di aria mite associato ai venti di scirocco. L’8 gennaio 2018, Palermo e Roma hanno registrato massime rispettivamente di +24,1°C e +19,6°C, che rappresentano i valori più elevati degli ultimi 40 anni, secondo il Centro Epson Meteo, che ha aggiunto che le minime sono state di +18,8°C e +17°C, le più alte degli ultimi 20 anni. +21,5°C registrati a Napoli, la temperatura massima più elevata degli ultimi 40 anni. I +10,4°C registrati a Milano, invece, rappresentano la temperatura minima più elevata degli ultimi 20 anni. Eppure dopo un inizio shock, quell’inverno avrebbe preso una piega totalmente diversa tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo… (Fonte: Il Secolo XIX)
8. Fine febbraio – inizio marzo 2018
L’Inverno 2018 non solo è iniziato a febbraio, ma ha anche dato vita a uno degli episodi di freddo e neve più importanti degli ultimi decenni per l’80% del territorio italiano a causa di una notevole irruzione d’aria gelida dalla Russia in Europa centrale e in Italia tra 25 e 28 febbraio. Tra gli elementi più rilevanti e inconsueti, le imbiancate di neve sulla Riviera di Ponente, a Roma (7-8cm), Napoli (5cm), Olbia, Bari, Vieste (qui 20cm), le temperature minime del 27-28 febbraio, talora le più basse in assoluto da 20-30 anni sopra i 1500m sulle Alpi (circa -25°C a 2500m), e le gelide massime dell’1 marzo in Valpadana.
Molte stazioni sopra i 1500-2000m sulle Alpi hanno registrato le temperature minime più basse per qualunque mese dell’anno degli ultimi tre decenni, sotto media di 8-12°C; a bassa quota i record assoluti sono invece rimasti imbattuti, ma qualche località (Ferrara, Pontremoli) ha rilevato nuovi primati termici per la fine di febbraio. Tra i valori più significativi:
- -36,6°C sul Monte Bianco (Colle Major, 4750m);
- -36,0°C alla Capanna R. Margherita (Monte Rosa, 4554m), nel febbraio 1929 si misurarono però -41°C;
- -29,9°C alla Marmolada-Punta Rocca (Dolomiti, 3250m);
- -29,7°C a Formazza-Pian dei Camosci (Ossola, 2453m), minimo assoluto nella serie ARPA Piemonte dal 1988;
- -28,8°C al Plateau Rosa (Cervinia, 3488m), ma record assoluto di -34,6°C il 6 marzo 1971;
- -25,8°C al Rifugio Gastaldi (Valli di Lanzo, 2659m), minimo assoluto nella serie ARPA Piemonte dal 1988;
- -25,2°C al valico di Fusine (prov. Udine, 850m);
- -21,7°C a Sestriere (Val Susa, 2020m), minimo assoluto nella serie ARPA Piemonte dal 1996;
- -21,1°C a Pavullo sul Frignano (Appennino Modenese, 695m);
- -20,4°C ad Asiago (Prealpi venete, 1010m), dove però si scese a -22,8°C il 20 dicembre 2009;
- -16,8°C a Bardonecchia (Val Susa, 1353m), confrontabili con i -16,0°C del 2 marzo 2005 (record assoluto di -19,8°C il 26 gennaio 2005, nella serie dal 1991);
- -11,5°C a Fossano (pianura cuneese, 403m);
- -10,3°C a Buonconvento (prov. Siena, 188m);
- -9,6°C a Pontremoli (prov. MS, 251m), nuovo primato per la terza decade di febbraio dal 1929;
- -9,2°C a Ferrara-San Luca (10m), valore che, nella serie dal 1951, non si era mai rilevato più tardi del 17 febbraio (-10,0°C nel 1956);
- -6,2°C a Roma-Ciampino (129m), ma il 2 marzo 1963 si toccarono i -6,5°C;
- -1,1°C a Brindisi (15m), ma l’11 marzo 1956 si toccarono i -4,2°C;
- -0,1°C a Sanremo.
L’1 marzo, spruzzate di neve (generalmente inferiori a 3-5 cm) hanno imbiancato anche città come Genova, Pisa e Firenze, ma fino a 10cm alla Spezia. L’osservatorio di Pontremoli, in Lunigiana, ha ricevuto 10cm di neve sotto forma di tormenta con temperature tra -2°C e -4°C. Un’estesa e più duratura nevicata ha interessato gran parte della pianura padano-veneta, da Torino, a Milano, a Bologna e a Venezia, con accumuli al suolo insoliti per l’1 marzo, sebbene non straordinari (al più una decina di centimetri). Inoltre, tra tardo pomeriggio e sera si è presentato il gelicidio su pianure e valli tra Emilia e Romagna (Bologna, Imola, Ravenna, Rimini) e nelle prime ore di venerdì 2 marzo la pioggia congelante si è verificata anche sul Carso triestino. (Fonte: Nimbus)
9. 5 maggio 2019
Il mese di maggio del 2019 si è chiuso con temperature sotto la media per l’Italia. Il mese è stato caratterizzato fin dai suoi primi giorni da pioggia, vento e freddo in tutto il Paese. Il 5 maggio, a Roma, le temperature erano comprese tra +12°C e +15°C e le forti raffiche di vento hanno creato disagi soprattutto sul litorale a Ostia. Forte vento anche in Liguria, con molti danni nel savonese e decine di interventi dei vigili del fuoco. Ma soprattutto, all’inizio di maggio, la neve ha fatto ritorno anche a quote molto basse, fino ai 200-300 metri. Per quanto riguarda le temperature, valori molto bassi al Nord, prossimi allo zero già al di sopra del 600-700m con valori negativi in quota, fino a -2°C a 1000m, -4° a 1500m, -7°C a 2000m. In pianura minime di +4/6°C. Freddo anche al Centro con minime fino a +4°C nelle valli interne della Toscana e delle Marche, +5°C a Viterbo, +7°C a Roma, +8°C a Firenze, Pescara, Ancona. Questa ondata di maltempo di stampo invernale ha provocato almeno due vittime. (Fonti: Corriere della Sera, Il Messaggero)
10. 27 giugno 2019
Il 27 giugno 2019 è stata una delle giornate più calde nella storia delle Alpi. Le temperature hanno raggiunto valori incredibili: +44°C a Merano, +41°C a Formigine, +40°C a Bolzano, Aosta, Alessandria, Castelfranco Emilia, Calderara di Reno, Bobbio, Predosa, Verolengo, Novi Ligure, Sezzadio e Pontecurone, +39°C a Torino, Bologna, Firenze, Padova, Vicenza, Trento, Ferrara, Prato, Rovereto, Piacenza, Casale Monferrato, San Giovanni Lupatoto, Empoli, Pontassieve, Reggello, Bagnacavallo, Carpi, Imola, San Prospero, Sovicille, Gressan e Desenzano del Garda, +38°C a Roma, Bologna, Verona, Brescia, Parma, Monza, Bergamo, Mariano Comense, Meda, Paderno Dugnano, Cremona, Ravenna, Asti, Grosseto, Siena, Guidonia, Treviso, Cuneo, Sassuolo, Pordenone e Forno di Zoldo.
Ben tre stazioni meteorologiche della rete ufficiale di Enav e Aeronautica Militare (circuito WMO) hanno battuto il loro record di caldo assoluto: si tratta di Aosta, Bolzano e Mondovì, tutte località situate lungo l’arco Alpino, all’estremo Nord del Paese. I dati:
- Aosta Pollein +40,4°C (precedente record di +37,0°C, raggiunti il 7 agosto 2015)
- Mondovì +40,2°C (precedente record di +38,6°C, raggiunti il 28 luglio 1947)
- Bolzano Aeroporto +40,0°C (precedente record di +39,1°C, raggiunti il 21 luglio 1983 e l’11 agosto 2003)
In tutti e tre i casi si tratta di record clamorosi: Aosta ha frantumato il suo precedente, che era comunque molto recente, di oltre 3°C, ed è la prima volta che in Valle d’Aosta si supera la soglia dei +40°C. È stata inoltre la prima volta in assoluto in cui in Italia ci sono state località che hanno il loro record di caldo assoluto nel mese di Giugno: tutti i precedenti erano di Luglio o Agosto.
Oltre ai tre record assoluti di Aosta, Bolzano e Mondovì, sono tantissimi (ben 8!) i record mensili frantumati, alcuni antichissimi come quello di Bologna che resisteva da 84 anni o quello di Latina che resisteva da 37 anni! Sono quindi località in cui ha fatto più caldo nella storia a Luglio o Agosto, ma mai a Giugno si erano raggiunte le temperature delle scorse ore. Ecco i dati:
- Ferrara San Luca +39,0°C (precedente record di +37,4°C, raggiunti il 13 giugno 2003)
- Treviso Sant’Angelo +38,5°C (precedente record di +38,2°C, raggiunti il 12 giugno 2003)
- Bologna Borgo Panigale +38,3°C (precedente record di +38,0°C, raggiunti il 29 giugno 1935)
- Piacenza +38,2°C (precedente record di +37,2°C)
- Verona Villafranca +38,1°C (precedente record di +36,4°C, raggiunti il 30 giugno 2012)
- Latina +37,8°C (precedente record di +36,6°C, raggiunti il 25 giugno 1982)
- Torino Caselle +36,9°C (precedente record di +35,6°C, raggiunti il 28 giugno 2005)
- Bergamo Orio al Serio +36,6°C (precedente record di +36,3°C, raggiunti il 12 giugno 2003)
Infine, altre 3 stazioni meteo hanno eguagliato il loro precedente record di caldo mensile:
- Treviso Istrana +37,4°C (come il 12 giugno 2003)
- Milano Linate +36,6°C (come il 28 giugno 2005)
- Brescia Ghedi +36,2°C (come il 24 giugno 2002)
(Fonte: MeteoWeb)