Previsioni Meteo, gli ultimi aggiornamenti per Natale, Santo Stefano e Capodanno: prima piogge forti, poi sole e caldo, infine freddo e neve

Previsioni meteo in esclusiva settimana prima di Natale e fino a Capodanno: il tempo nelle festività offrirà di tutto e di più con azioni atlantiche perturbate, pausa anticiclonica breve e caldo per Natale, poi più freddo invernale. I dettagli
MeteoWeb

Previsioni Meteo – Ecco una prima tendenza del tempo, in esclusiva per i lettori di MeteoWeb, per la settimana prima di Natale, Natale, Santo Stefano, per gli ultimi giorni dell’anno e fino a Capodanno. Naturalmente si tratta di prime proiezioni che via via affineremo nel corso dei prossimi giorni sulla base di dati sempre più freschi e aggiornati. Gli ultimissimi dati provenienti dei maggiori centri di calcolo mondiali, nonché integrati anche con nostre indagini sui parametri teleconnettivi, ci prospettano un periodo, grosso modo andante dal 18/20 dicembre e fino a Capodanno, in prevalenza caratterizzato da tempo instabile, a tratti anche perturbato su alcune aree e con epilogo via via più freddo. Abbiamo detto in prevalenza, perché ci sarebbe anche una fase di intermezzo anticiclonico che potrebbe cadere giusto tra il 23 e il 26 dicembre, ossia a cavallo proprio delle festività natalizie. Naturalmente, trattandosi di una evoluzione a medio-lungo periodo le tempistiche potranno essere anche disattese, quindi rettifiche quotidiane nei prossimi giorni saranno indispensabili.

Sulla base dei dati attuali, ci sarebbe da computare un primo periodo potenzialmente instabile o anche perturbato su buona parte d’Italia, a causa di nuove perturbazioni atlantiche in seno a una saccatura oceanica che via via prenderebbe piede sul Mediterraneo, dapprima centro-occidentale e poi centrale (barica media nella prima immagine). L’azione instabile si compirebbe in due step, inizialmente con un nucleo vorticoso atlantico che dal Marocco e Penisola Iberica meridionale avanzerebbe verso il Mediterraneo Centrale. A dire il vero già dai prossimi giorni, quindi inizi della settimana entrante, sulle regioni Nord-occidentali, ci sarebbero già nubi e piogge sparse per correnti umide meridionali legate a un sistema depressionario iberico. Tuttavia, sarebbe un’azione circoscritta e ancora non molto incisiva.

Dicevamo, invece, che verso metà settimana, primo step, un nucleo di vorticità più intenso andrebbe spostandosi  verso i settori italiani apportando via via piogge più diffuse soprattutto al Nord e poi sulla Sardegna, nel corso di mercoledì 18, nella sera di mercoledì anche sulla Sicilia, con fenomeni forti sulle isole maggiori. Poi, dal 19 al 21 di dicembre, secondo step, giungerebbero perturbazioni atlantiche ancora più incisive, con piogge che raggiungerebbero gran parte della penisola, manifestandosi spesso forti su molti settori, localmente a carattere di nubifragio con venti forti e altre possibili criticità.

Stimiamo che tra il 18/19 e il 22 dicembre, l’Italia possa vivere una ennesima fase molto piovosa, con diverse aree colpite di nuovo pesantemente dal maltempo, nell’ordine di 100/200 mm, come la Liguria, l’alto Piemonte in Nordovest Lombardia; oltre 100 mm anche sul Friuli-Venezia Giulia, 50/100 millimetri su alta Toscana e 50/80 mm anche tra Centro Sud Lazio e settori interni appenninici di Abruzzo e Molise, su Centro Ovest Campania e fino al Nord-Ovest Cosentino. Piogge diffuse e di buona consistenza anche sulla Sardegna e su Centro Nord Sicilia, piogge moderate sul medio-basso Adriatico e sul resto del Sud. Verso il 22 dicembre via via il maltempo andrebbe stemperandosi con piogge più localizzate e maggiori aree all’insegna di tempo asciutto.

Tra il 23 e il 26 dicembre, ossia per la fase clou delle festività natalizie contemplante la Vigilia, Natale e Santo Stefano, sulla base dei dati ultimissimi, il tempo su tutta l’Italia potrebbe improvvisamente migliorare, specie nella prima parte del periodo considerato.  Ciò a causa di una temporanea ondulazione del getto più tra i settori orientali oceanici e Ovest Europa e, di contro, la risalita di un promontorio anticiclonico dal Nord Africa verso il Mediterraneo centrale e l’Italia, immagine in anteprima. Giornate all’insegna di una maggiore stabilità, specie tra il 23, la Vigilia e Natale, anche se potrebbero non essere del tutto esclusi nubi basse e qualche fastidio sull’alto Tirreno, sul basso Tirreno e lungo le Alpi verso Natale. Dal 26, il fronte instabile nordatlantico potrebbe iniziare ad abbassarsi in latitudine ( come mostra la freccia blu in cartina) con progressivo peggioramento a iniziare dalle regioni settentrionali e tirreniche. Condizioni termiche, per la fase pre-natalizia e per le festività di Natale, inizialmente più o meno nella media, ma non freddo con neve fino al 22 relegata alle quote medie o medio-alte, magari solo sui settori alpini di confine possibili nevicate intorno ai 1000 m; addirittura circa 4/5° sopra media per la Vigilia e Natale con clima caldo per il periodo.

Infine, una tendenza per gli ultimi giorni dell’anno e fino a Capodanno. I nuovi aggiornamenti, specie dei dati teleconnettivi,  confermano la possibilità, in questa fase, di un’azione più meridiana e sempre di tipo instabile sull’Italia, quindi con correnti di provenienza artica, se non anche con contributi continentali, e clima tendenzialmente più freddo e invernale. Tra il 28 dicembre e Capodanno, allo stato attuale dei dati, è confermato il rischio di un peggioramento di tipo invernale con possibile circolazione depressionaria che interesserebbe soprattutto le aree centro meridionali italiane dove, quindi, potrebbe essere più diffusa l’instabilità. Il tipo barico sarebbe predisponente anche per possibili nevicate fino a quote collinari lungo l’Appennino. Naturalmente trattandosi di una evoluzione più in là nel tempo essa presenta qualche grado in più di incertezza, tuttavia le nostre esclusive indagini sono indirizzate verso un tipo barico di stampo più invernale. La redazione di MeteoWeb tornerà ad aggiornare a giorni alterni l’evoluzione per tutta la fase natalizia e per le festività fino a Capodanno.

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