La speranza di vita alla nascita ha raggiunto lo scorso anno il massimo storico: 82,3 anni (80,9 anni per gli uomini e 85,2 anni per le donne). La maggiore longevità femminile – rileva l’ISTAT nel Rapporto sul Benessere equo e sostenibile (Bes) – si accompagna a condizioni di salute più precarie: una donna di 65 anni può aspettarsi di vivere in media altri 22,5 anni, di cui 12,7 anni (il 56,4%) con limitazioni nelle attività; mentre per un uomo della stessa età la speranza di vita è 19,3 anni, di cui 9,3 anni (48,9%) con limitazioni.
La speranza di vita in buona salute alla nascita al Nord è più alta di 3 anni rispetto al Mezzogiorno (59,3 contro 56,3 anni), quella a 65 anni senza limitazioni è più alta di 2 anni (10,6 al Nord contro 8,6 anni del Mezzogiorno), rileva l’ISTAT. Procede a rilento la diffusione di stili di vita più salutari, con l’unica eccezione della percentuale di persone sedentarie (che non praticano alcuna attività fisica nel tempo libero) che passa dal 37,9% del 2017 al 35,7% del 2018. Nel 2018, le regioni del Mezzogiorno (49,6%) continuano ad avere i valori più elevati per l’eccesso di peso (43,3% Centro e 41,9% Nord).