Matteo Salvini e la Nutella sono stati un binomio quasi imprescindibile fino a qualche settimana fa. Poi, lui, ha fatto un’amara scoperta. «La Nutella? Ma lo sa signora che ho cambiato? Perché ho scoperto che la Nutella usa nocciole turche, e io preferisco aiutare le aziende che usano prodotti italiani, preferisco mangiare italiano, aiutare gli agricoltori italiani», ha scritto sui social il leader del Carroccio. E sono iniziate le polemiche.
Polemiche, inutili, tra l’altro, esattamente come il commento del Salvinone nazional popolare, e il motivo è semplice: la Ferrero consuma un terzo delle nocciole mondiali e l’Italia ne produce un decimo, mentre la Turchia ne produce metà. Cifre pazzesche, da capogiro. Se il nostro Paese fosse in grado di coprire la necessità di nocciole dell’azienda produttrice di Nutella, probabilmente saremmo una delle nazioni più ricche. Probabilmente.
Ma non solo, perché la Ferrero non produce solo Nutella e inoltre non vende i suoi prodotti solo in Italia. E’ logico dunque che, pur mantenendo un’identità italiana, acquisti materie prime anche all’estero. Insomma, quello di Salvini più che un post contro la Nutella – che sicuramente lui continuerà a mangiare – sembra un modo in più per attirare l’attenzione su di sé. La conferma? Oggi ha pubblicato un altro selfie che lo ritrae davanti ad uno scaffale di Nutella e crema Pan di Stelle. Un furbacchione, questo Salvini, quanto meno da un punto di vista della comunicazione social. Per il resto, lasciamo ad ognuno la propria idea, anche se i segnali sono ben chiari.