Un terremoto di magnitudo ML 3.7 è avvenuto in provincia dell’Aquila alle 22:55:38. L’epicentro è stato individuato 2 km a nord-ovest di Barete (700 abitanti circa), a 17 chilometri dal capoluogo, mentre l’ipocentro è stato registrato ad una profondità di 14 km. Il terremoto è stato localizzato dalla Sala Sismica INGV-Roma. Nella gallery scorrevole in alto, le mappe relative all’evento.
A distanza di pochi minuti, un’altra scossa con una magnitudo di 3.4 è stata avvertita dalla popolazione, dopo quella di 3.7. La seconda scossa ha avuto epicentro 3 km a nord di Barete. Al momento ci sono diverse telefonate al centralino dei vigili del fuoco. Non sono stati segnalati danni a cose o persone.
Vigili del Fuoco: “Arrivate alle sale operative solo richieste informazioni”
“L’Aquila 22.55, registrata scossa di terremoto magnitudo 3.7 tra i comuni di Barete, Cagnano Amiterno e Pizzoli: arrivate alle sale operative dei vigili del fuoco soltanto richieste di informazioni“. Così sul profilo twitter dei Vigili del fuoco.
Controlli vigili del fuoco all’Aquila e a Barete
Il comando provinciale dei vigili del fuoco dell’Aquila ha fatto uscire delle squadre per effettuare una serie di sopralluoghi non solo a Barete, dove nel giro di dieci minuti circa si sono registrate due scosse di magnitudo 3.7 e 3.4, ma anche in altri luoghi sensibili del capoluogo. Numerose sono state le telefonate giunte al centralino dei vigili del fuoco da parte di cittadini impauriti dopo aver distintamente percepito entrambe le scosse.
Ex vicesindaco Barete: “Dopo lavori post 2009 più tranquilli”
“C’è stata paura ma rimarremo a dormire nelle nostre case perché dopo il terremoto del 2009 sono sicure”. Così Claudio Gregori, consigliere comunale di opposizione di Barete sulle scosse di terremoto che hanno interessato in serata il comune aquilano. Gregori, ex vice sindaco, sottolinea che non si registrano danni a persone e a cose e che la gente non si è riversata per strada.
All’Aquila è ancora vivo il ricordo del sisma del 6 aprile 2009, quando alle 3:32 del mattino, una scossa di magnitudo 6,3 sprigionò tutta la sua potenza sul capoluogo e nei centri abitati vicini cogliendo nel sonno migliaia di persone e radendo al suolo case, monumenti, edifici storici, ospedali, università. I morti furono più di 300.