Morte in culla: ecco il test della “nanna sicura” che può salvare la vita ai nostri bambini

Il test per aiutare i neo genitori a conoscere le giuste regole per far dormire i neonati in sicurezza ed evitare il rischio della morte in culla
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Parte oggi dalla Toscana la campagna per promuovere il test sulle Regole della nanna sicura ideato dall’associazione Semi per la Sids, per ridurre il rischio di morte in culla (Sids è l’acronimo di Sudden infant death syndrome). Si tratta di un ‘infogame’, un questionario interattivo che consiste in un test gratuito di autovalutazione sulle regole della nanna sicura.Il test è stato presentato stamani, nel corso di una conferenza stampa in Palazzo Strozzi Sacrati, a Firenze, da Allegra Bonomi, presidente Semi per la Sids onlus, Ada Macchiarini, segretario Semi per la Sids onlus, Raffaele Piumelli, responsabile Centro Sids Aou Meyer, Firenze. Per la Regione era presente Cecilia Berni, responsabile per la programmazione e monitoraggio della rete regionale delle malattie rare e dei difetti congeniti e della rete dei punti nascita e della pediatria specialistica.

Questo nuovo strumento offerto dall’associazione Semi per la Sids – è il messaggio di Stefania Saccardi, che per impegni istituzionali non ha potuto essere presente alla conferenza stampa – mi sembra davvero un bel modo per coinvolgere i neogenitori, e non solo loro, e aiutarli a conoscere le giuste regole per far dormire i neonati in sicurezza ed evitare il rischio della morte in culla. Tutto questo, attraverso un gioco, quindi in maniera leggera, senza suscitare ansie né timori. Grazie davvero all’associazione, che ormai da 25 anni ci affianca in questa azione di prevenzione della Sids. Tutte le azioni messe in campo assieme hanno fatto sì che in Toscana l’incidenza di Sids sia calata e sia tra le più basse a livello internazionale“.

Il lavoro sulla Sids in Toscana è una storia lunga, che parte da lontano – ha ricordato Berni – grazie al supporto dell’associazione, che ci ha fornito strumenti molto validi. L’opuscolo è stato aggiornato negli anni con l’evoluzione delle linee guida. Sull’applicazione hAPPyMamma abbiamo inserito anche il link a questo nuovo questionario“. “Iniziamo dalla Regione Toscana perché, da oltre vent’anni, è tra le nostre migliori alleate nella lotta contro la morte in culla – spiega Allegra Bonomi, presidente dell’associazione Semi per la Sids -. Insieme al Centro Sids dell’ospedale Meyer, infatti, ha accolto e promosso tutte le nostre iniziative d’informazione e sensibilizzazione, dall’opuscolo Per loro è meglio, al body A Pancia in su, al video Nanna Sicura lanciato l’anno scorso con il patrocinio del Ministero della Salute. Tanti strumenti, facili e d’impatto, a cui oggi si aggiunge questo test interattivo, pensato proprio per aiutare le future mamme, i neogenitori e tutti gli adulti che si occupano di un bambino nei primi mesi di vita, a verificare le proprie conoscenze sulle regole della nanna sicura, regole che possono davvero ridurre il rischio di morte in culla“.

Tutta la nostra storia nasce dalla perdita dei nostri bambini – racconta Ada Macchiarini – e dal desiderio di far sì che dalla nostra storia potesse nascere qualcosa di positivo per gli altri bambini. Il Meyer, che è un’eccellenza non solo in Toscana, ma a livello nazionale, ha fatto molto sulla Sids. E in Regione abbiamo incontrato tanta attenzione, sensibilità, sollecitudine. Questo è il caso virtuoso di un problema che trova soluzione e ancora oggi sta dando straordinari frutti“.

Noi teniamo moltissimo alla prevenzione – ha sottolineato il dottor Raffaele Piumelli – E grazie al lavoro di prevenzione che facciamo da anni, per esempio con la capillare distribuzione dell’opuscolo che dà consigli su come far dormire i bambini, in Toscana abbiamo ottenuto una riduzione delle morti per Sids: 3-4 casi l’anno, lo 0,1 per mille, uno dei dati migliori a livello internazionale. Risultati incoraggianti, ma noi siamo molto ambiziosi e puntiamo alla completa eradicazione del fenomeno. Ora che è stato abbattuto il primo ostacolo (ormai solo l’8% dei genitori mette i bambini a dormire a pancia in giù, cosa da evitare assolutamente), il prossimo bersaglio è la condivisione del letto: il piccolo non deve stare nel lettone con i genitori; magari nella stessa stanza, ma nel suo lettino“.

Per ‘mettersi in gioco’ basterà digitare www.sidsitalia.it/questionario-sids/ e rispondere alle 12 domande sulle situazioni più quotidiane – come per esempio, in quale posizione mettere il piccolo a dormire nel lettino; meglio il sacco nanna o la copertina; condividere o no il lettone; fumare o meno nella stanza; qual è la temperatura ideale – verificando così se si sa proprio tutto su come proteggere i piccoli dal rischio di morte in culla. Il test servirà a genitori in attesa, neogenitori e tutte quelle persone che dovranno accudire il bambino nei primi mesi di vita, compresi gli operatori sanitari, per verificare le proprie conoscenze; e consentirà anche di colmare in modo semplice e intuitivo le eventuali lacune che potrebbero emergere.Grazie alle campagne informative sulla nanna sicura, nei Paesi occidentali, le cosiddette ‘morti in culla’ negli anni si sono drasticamente ridotte, ma oggi colpiscono comunque un bimbo ogni 2.000 neonati e in Italia circa 250 bambini l’anno. In Toscana, dal 2009 al 2018 le morti per Sids sono state in totale 30, mentre nello stesso periodo le morti improvvise e inattese nel primo anno di vita che possono essere causate dalla Sids, da malattie note o da cause non naturali sono state in tutto 67.

L’incidenza della Sids in Toscana è dello 0,1 per mille, un dato che colloca la Toscana al livello più basso di mortalità specifica secondo i dati della letteratura internazionale. La presentazione del test continuerà il prossimo anno. “Stiamo lavorando non solo per coinvolgere altre regioni sensibili come la Lombardia, la Liguria, la Sicilia – precisa Bonomi – ma anche per far conoscere il test e tutti gli altri strumenti che già offriamo gratuitamente, come gli opuscoli e il video, ad altre regioni, affinché i nostri messaggi di prevenzione raggiungano più persone possibile”. L”infogame’ sulle regole della nanna sicura completa idealmente il percorso intrapreso dall’associazione Semi per la Sids nel 1994, con l’opuscolo ‘Per loro è meglio’, e recentemente col video sulla nanna sicura, lanciato con il patrocinio del ministero della Salute.

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