Nel Mugello “ci è andata bene“, perché dal punto di vista sismico quella “non è certo una zona tranquilla“: in Italia “quello che è stato progetto negli ultimi 70 anni è un tessuto che non può sostenere l’evoluzione degli eventi naturali nel tempo. Bisognerebbe prendere il Paese e riprogettarlo: non si può pensare che ad ogni 4 sismico ci siano danni“, ha spiegato all’AdnKronos Gabriele Ponzoni, segretario generale della Federazione Europea dei Geologi e consigliere nazionale Cng (Consiglio nazionale geologi). “Con il terremoto de L’Aquila è emersa la necessità di avviare una riflessione su quello che abbiamo costruito in Italia. Un Paese evoluto, come il Giappone o la California che hanno problemi sismici come i nostri, non può temere una magnitudo 4.5. Invece, noi temiamo anche questi terremoti perché sappiamo bene di non aver costruito in maniera sicura e adeguata. Dovremmo iniziare a ragionare a come cambiare tutto l’edificato“, conclude Ponzoni.