Nel corso della prossima settimana il Comitato Mondiale dell’UNESCO, riunito a Bogotà, deciderà se includere la pratica della transumanza nella Lista dei Patrimoni Culturali Immateriali Mondiali dell’Umanità.
La Transumanza è una antica pratica della pastorizia che consiste nella migrazione stagionale del bestiame lungo le rotte migratorie nel Mediterraneo e nelle Alpi: affonda le sue radici nella preistoria e si sviluppa in Italia anche tramite le vie erbose dei “tratturi”, ancora in uso tra Molise e Puglia.
La candidatura all’UNESCO della Transumanza è stata avanzata nel 2017 da Italia (capofila), Austria e Grecia ed il dossier è stato elaborato da un pool di esperti guidato dal professor Pier Luigi Petrillo.