ANBI: l’ingegneria naturalistica “contribuirà a migliorare il volto del Paese”

Vincenzi (ANBI): "Con l’ausilio del mondo accademico stiamo studiando come quantificare il valore ambientale della regimazione idrica"
MeteoWeb

La gestione dell’acqua è uno dei temi più difficili al mondo. Con l’ausilio del mondo accademico stiamo studiando come quantificare il valore ambientale della regimazione idrica, operata dai Consorzi di bonifica, perché il tema della sostenibilità, per evitare di essere velleitario, non può prescindere dalla compatibilità fra interessi sociali ed economici”: ad indicarlo è Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), intervenuto, a Bologna, al 4° Open Day “Opera 2030 People in Action”, organizzato da Fondazione Univerde e “SOS Terra”.
L’ecosostenibilità è da tempo patrimonio degli enti consorziali, affiancando l’ingegneria naturalistica a quella idraulica – prosegue il Presidente di ANBI – Intervenire in sintonia con l’ambiente migliora la fruibilità del territorio, patrimonio invidiatoci dal mondo; a beneficiarne sono soprattutto i centri urbani, grazie ad una costante manutenzione della rete idraulica, cui le risorse devono essere assicurate a prescindere dalle convenienze elettorali. La sicurezza idrogeologica – conclude Vincenzi – nasce però a monte e per questo sono necessarie politiche finalizzate a mantenere la presenza dell’uomo nei territori in altura, garantendone la manutenzione e contrastando la progressiva migrazione verso le coste, che ne accentua le fragilità. Per questo, l’ingegneria naturalistica potrà contribuire a migliorare il volto del nostro Paese.

Condividi