Cina, vietato andare a fare la spesa in pigiama: “è un comportamento incivile” [GALLERY]

Telecamere e sistema di riconoscimento facciale installati in città per individuare e multare tutti i cittadini che vanno a fare la spesa in pigiama
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Il paese è piccolo e la gente mormora. Almeno così si dice. Ed è per questo, forse, che alcuni cinesi ritengono normale andare a fare la spesa in pigiama: in città con una concentrazione di abitanti elevata come quella di alcune città cinesi, chi vuoi che ci faccia caso se a vai a fare la spesa in pigiama o in abito da sera? Eppure, qualcuno ci fa caso. Le autorità per esempio. Accade così che nella città di Suzhou, nell’Anhui, proprio le autorità locali abbiano deciso di rendere pubbliche le foto e le identità di alcuni cittadini ‘colpevoli’ di uscire di casa con il pigiama.

Ci sono state vere e proprie denunce, arrivate dopo aver visionato le telecamere e il sistema di riconoscimento facciale installati in città. A chi erano dirette? A tutti coloro che in genere indossano il pigiama per andare a fare la spesa o per accompagnare i bambini a scuola. Il reato di cui sono accusati è di aver adottato ‘comportamenti incivili’. Ovviamente le polemiche, soprattutto sui social, non hanno tardato ad arrivare e gli amministratori della città non hanno potuto far altro che fare un passo indietro, eliminando la direttiva.

E non è la prima volta in cui le autorità cinesi limitano le abitudini dei cittadini: lo scorso mese di luglio Pechino ha imposto una stretta sul Beijing Bikini, ovvero l’abitudine degli uomini cinesi di arrotolare la maglietta sulla pancia per combattere il caldo durante le roventi giornate d’estate.

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