Si è riunita anche questa mattina la task-force coronavirus 2019-nCoV del Ministero della Salute: sono state prese in esame le linee guida sul virus diffuse, nella serata di ieri, dall’OMS, constatando che le misure messe in atto nei giorni scorsi dall’Italia erano pienamente rispondenti a quanto indicato dall’Organizzazione. L’Istituto Superiore di Sanità ha riferito di un imminente incontro nella sua sede tra esperti dell’Istituto, virologi, società scientifiche e tutti i professionisti coinvolti per valutare l’evoluzione scientifica del coronavirus 2019-nCoV e le linee guida Oms.
“Noi abbiamo fatto una scelta: fin dalle prime indicazioni Oms che non ha alzato livello di guardia noi siamo quelli che hanno tenuto il livello più alto possibile di allerta e proveremo a mantenere questo approccio di rigore serietà evitando però allarmismo,” ha dichiarato il Ministro della Salute Roberto Speranza ad “Adnkronos Live“. “Sul piano italiano ci siamo comportati come se fosse già stata dichiarata l’emergenza, alzando l’asticella il più possibile“. “Dobbiamo coordinarci a livello internazionale, credo che la Cina stia facendo tutto il possibile con risultati significativi“.
In riferimento ai viaggi in Cina e ai messaggi di natura fuorviante, il Ministro ha precisato che bisogna, in questa fase, rinunciare ad “andare in Cina, se non è strettamente necessario, penso sia auspicabile aspettare una fase più serena“.
“Non c’è nessun rischio a mangiare cinese né con i prodotti cinesi“. “Ieri ho incontrato l’ambasciatore cinese e i rapporti sono cordiali dobbiamo evitare messaggi di natura fuorviante sulla comunità cinese“.
Per quanto riguarda i connazionali in Cina: “E’ in corso una valutazione che coinvolge in primis la Farnesina che è in contatto con ambasciatore. Si sta valutando un trasferimento aereo ma i numeri degli italiani è ridotto intorno alle 60 persone rispetto ad altri paesi. Penso che nelle prossime ore costruiremo una modalità per il loro rientro“.
Infine il Ministro smentito un bufala che circola sui social: assumere la Tachipirina per proteggersi dal coronavirus “è una fake news. Fuori dalla Cina ci sono pochi casi, poche unità. Le indicazioni dobbiamo farle dare a chi ha competenze scientifiche e la comunità scientifica è al lavoro.“