Il coronavirus scoperto in Cina sta mettendo in allarme anche l’Europa, “ma non sembra particolarmente patogeno. Direi, quindi, di non diffondere allarme tra la popolazione. I rischi per la salute sono simili a quella dell’influenza. C’è molta attenzione mediatica solo perché arriva dalla Cina, altrimenti sarebbe passato quasi inosservato“: lo ha spiegato all’Adnkronos Salute Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Istituto nazionale per malattie le infettive Spallanzani (Inmi) di Roma.
L’OMS ha convocato un comitato di emergenza sul nuovo coronavirus: secondo Ippolito, “è una decisione legittima visto anche quello che è accaduto in passato quando questo tipo di riunione è stata convocava in ritardo scatenando molto polemiche. Vedremo poi quali misure saranno suggerite dall’OMS“. Se dovesse arrivare in Italia questo nuovo coronavirus, “lo Spallanzani è pronto come è accaduto con l’Ebola, la macchina è rodata e come dico sempre questo serve per ridurre al minimo gli errori possibili. In questo modo siamo più attenti a gestire situazioni critiche. Ma – conclude Ippolito – dobbiamo anche stare tranquilli perché la possibilità che arrivi in Italia è remota“.