Ha il suo decimo figlio con il quinto cesareo: parto estremo in un ospedale italiano

Il parto è stato a tutti gli effetti un intervento operatorio quasi da "guinness dei primati a livello mondiale"
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Da’ alla luce il decimo figlio sottoponendosi al quinto parto cesareo. E’ accaduto all’ospedale San Giovanni Battista di Foligno e per i medici che hanno seguito la donna, di Ascoli Piceno, si e’ trattato di un intervento operatorio quasi da “guinnes dei primati a livello mondiale“.

Stiamo raccontando un caso eccezionale, immagino unico in Italia e raro nel mondo“, ha spiegato Maurizio Arduini, il ginecologo del reparto di Ostetricia e ginecologia. Raccontando che “la paziente era alla sua decima gravidanza, dopo aver gia’ partorito nove figli, e al suo quinto taglio cesareo ad altissimo rischio per una grave patologia della placenta. Il management della gravidanza – ha aggiunto – richiedeva un particolare impegno, la donna e la bambina che portava in grembo dovevano essere sottoposte periodicamente a controlli specifici ed accurati ma tutto era reso ancora piu’ complicato dalla distanza“.

La mattina del 30 dicembre e’ stato eseguito il cesareo, dopo che un paio di giorni prima la mamma era stata ricoverata in ospedale. Miriam, la bimba nata, gode di ottima salute. A commentare l’intervento perfettamente riuscito e’ stato Fabrizio Damiani, direttore del Dipartimento materno infantile dell’Usl Umbria 2: “La complessita’ chirurgica dell’operazione, l’alto rischio per la madre e per il bambino, l’eccezionalita’ dell’evento hanno richiesto una organizzazione articolata e multidisciplinare che, oltre a noi ginecologi, ha visto protagonisti i colleghi della radiologia interventistica, i medici anestesisti, pediatri, ostetriche ed il personale della sala operatoria“.

Nello specifico, fanno sapere dal reparto, l’equipe medica che ha partecipato all’evento e’ stata composta dai ginecologi Damiani e Arduini, dal radiologo interventista Maselli, dall’anestesista Carloni, dalla pediatra Castellani e dalle ostetriche Bazzucchi, Cruciani e Pambianchi. La pluri-mamma di Ascoli ha ricordato che fin dal primo controllo i medici dell’ospedale folignate le avevano illustrato i rischi a cui andava incontro, “ma ci avevano anche rassicurato che tutto stava procedendo per il meglio”. 

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