Ora è arrivata la conferma ufficiale: Kobe Bryant è morto ed è tra le vittime dell’incidente di elicottero avvenuto nella mattinata a Los Angeles. Lo affermano le autorità cittadine. Con lui anche la figlia, Gianna Maria, promessa del basket con la quale stava andando ad allenarsi.
Era il 22 gennaio del 2006 quando tutto il mondo del basket si era fermatp ad applaudire Kobe Bryant. La guardia dei Lakers aveva appena giocato una partita da 81 punti diventando il secondo nella storia della Nba a mettere a referto uno “score” cosi’ importante. Solo Wilt Chamberlain, nel 1962, aveva fatto meglio, segnandone 100. Kobe Bryant, 41 anni, ha fatto la storia del basket. E non solo quello della Nba, dove ha militato per vent’anni vestendo un’unica maglia. Quella, appunto, dei Los Angeles Lakers, indossata in ben 1346 partite. Bryant è stato il quarto marcatore di tutti i tempi della massima lega americana, con 33.643 punti realizzati, appena scalzato dal trono da LeBron James, nella giornata di sabato. Nella sua carriera ha vinto cinque titoli Nba e due ori olimpici, a Pechino nel 2008 e a Londra nel 2012, con la maglia degli Stati Uniti.
“La scomparsa di Kobe Bryant e’ qualcosa di molto triste. Era cresciuto in Italia e amava il nostro Paese. Non era solo un giocatore di basket, ma una leggenda dello sport mondiale. Riposa in pace campione“. Lo scrive sui social Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia.