Conoscere e capire quei meccanismi immunitari che sono coinvolti nei processi attraverso cui avvengono le alterazioni, che portano allo stabilirsi e allo svilupparsi di molte malattie oncoematologiche, può aiutare a realizzare specifici percorsi di immuno-terapia. Un vantaggio che si traduce in un impatto determinante sulla prognosi e sulla qualità di vita di molti pazienti onco-ematologici.
Questo il tema che sarà messo in evidenza nel corso-convegno che si aprirà il 24 gennaio alla Camera di Commercio di Sassari e avrà come titolo “Prospettive immunologiche in onco-ematologia”. L’incontro, organizzato dalla struttura complessa di Ematologia dell’Aou di Sassari diretta dal professor Claudio Fozza, si aprirà alle 8,30 e, dopo i saluti istituzionali si concentrerà in tre sessioni, due mattutine e una pomeridiana.
Tre momenti che consentiranno di concentrare gli interventi dei relatori sui meccanismi immunitari nella patogenesi delle malattie onco-ematologiche, sull’immunoterapia nelle neoplasie linfoidi quindi sull’immunoterapia nelle neoplasie non linfoidi.
«Negli ultimi anni – afferma Claudio Fozza – è sempre più chiaro che specifici meccanismi immunitari sono profondamente coinvolti nella patogenesi di molte malattie oncoematologiche. Questa consapevolezza coinvolge quasi tutti i principali sottotipi di patologie attualmente caratterizzabili, partendo dalle diverse varietà di malattie linfoproliferative per arrivare, solo più recentemente, a neoplasie di origine mieloide come le sindromi mielodisplastiche e la leucemia acuta mieloide», conclude il docente.
Gli esperti, numerosi quelli isolani e dalla penisola, che si alterneranno al tavolo dei relatori parleranno di mieloma multiplo, sindromi mielodisplastiche, leucemia acuta mieloide e leucemia mieloide cronica quindi ancora di leucemia linfoblastica acuta, di linfomi, di leucemie acute mieloidi, di trapianto di cellule staminali e di tumori solidi.