“Le mareggiate che, nelle scorse settimane, hanno interessato diversi comuni della fascia tirrenica reggina e, in particolare, della Costa Viola rendono indispensabile il riconoscimento dello stato di emergenza e calamità naturale da parte del Governo nazionale. È urgente pertanto che l’esecutivo si faccia carico della situazione di Bagnara ma anche di Scilla e Villa San Giovanni, le cui frazioni, rispettivamente, di Favazzina e di Cannitello e Porticello hanno subito danni ingenti”: è quanto dichiara Nicola Irto, candidato del Partito Democratico alle elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale nella circoscrizione Calabria Sud. “La situazione denunciata dai cittadini di questi territori e che è sotto gli occhi di tutti è gravissima. Le spiagge sono state letteralmente erose, in alcuni tratti cancellate, dalla furia del mare, che neanche le barriere frangiflutti sono riuscite ad arginare. Al tempo stesso, bisogna verificare con urgenza lo stato di opere pubbliche e numerosi edifici ed abitazioni che potrebbero aver subito danni tali da poter mettere in pericolo l’incolumità dei residenti. Per questo – conclude Nicola Irto – è indifferibile il riconoscimento dello stato di emergenza e di calamità naturale per questi comuni messi in ginocchio dal maltempo”.
“Dopo gli eccezionali eventi atmosferici delle settimane scorse, che hanno riguardato i comuni dell’area Costa Viola, la cui fascia costiera ha subito ingenti danni, è fondamentale che il Governo nazionale accerti e riconosca lo stato di emergenza e di calamità naturale avanzata dai comuni interessati. Bagnara, Scilla e Villa S. Giovanni ed in particolar modo, la frazione litoranea di Favazzina, sono state falcidiate dalle mareggiate e dai nubifragi; occorre dunque predisporre un piano straordinario di interventi per stanziare le prime somme utili per compensare i danni subiti. Il Governo non tergiversi e dedichi la stessa attenzione riservata ad altre parti d’Italia. Gli ingenti danni hanno investito le spiagge, stabilimenti balneari, e le vie di collegamento dei quartieri che insistono sulla zona costiera. La frazione di Favazzina per esempio, è quella che ha subito i disagi maggiori; non certo paragonabile all’impatto mediatico che ha avuto l’acqua alta a Venezia, ma di certo ha rappresentato un colpo al cuore per gli abitanti che oltre la paura hanno dovuto fare i conti con un forte scompenso emotivo: sono stati spazzati via interi costoni, attività e pezzi di casa. In poche parole è stata sfregiata la fisionomia di un territorio ad alta vocazione identitaria e turistica. Il mio auspicio è che la Presidenza del Consiglio e la Protezione civile nazionale si rendano conto dell’elevato valore culturale e attrattivo di un borgo come Favazzina – meta ricercata annualmente da migliaia di turisti – e agisca con immediatezza e risolutezza“: lo afferma in una nota Giuseppe Neri, Segretario Questore del Consiglio regionale.