Nuovo coronavirus in Cina: Wuhan e Huanggang in quarantena, “misure importanti ed efficaci”

Dopo Wuhan anche una seconda città nella provincia di Hubei è stata messa in quarantena, per evitare la diffusione del coronavirus
MeteoWeb

Dopo Wuhan, focolaio dell’epidemia di polmonite che ha colpito la Cina, anche una seconda città nella provincia di Hubei è stata messa in quarantena, per evitare la diffusione del coronavirus: a Huanggang le autorità hanno indetto lo stop dei trasporti pubblici e la chiusura dei luoghi di ritrovo. Ferme le corse degli autobus, anche a lunga percorrenza, e il trasporto su rotaia, chiusi cinema e luoghi pubblici dedicati alla cultura, al turismo e all’intrattenimento.
Chiuso indefinitamente anche il mercato centrale della città.

Misure come la quarantena e l’isolamento diretto del malato, inventate nel 1400 dalla Repubblica di Venezia, sono tuttora efficaci e nel caso della Sars hanno funzionato benissimo,” spiega l’epidemiologo dell’Istituto Superiore di Sanità, Gianni Rezza. Anche nel 2003 si “fece molta quarantena, e furono decise restrizioni ai voli di Cina ed Estremo Oriente. Si tratta di misure globali molto drastiche, ma importanti. Nel caso di Wuhan credo sia una decisione saggia quella presa, perché la città oltre ad essere un hub portuale, è anche un importante snodo fluviale e ferroviario. E visto che la maggior parte dei casi sono concentrati lì, in questo modo si può ridurre il rischio di diffusione dentro e fuori la Cina“.
I sistemi di sorveglianza oggi sono più sensibili e rafforzati, le epidemie vengono identificate quasi subito. Con l’aviaria siamo stati in grado di seguire addirittura l’evoluzione molecolare del virus“. “Questo nuovo coronavirus è stato isolato da laboratori cinesi, una settimana dopo dall’identificazione del focolaio, e un mese dopo probabilmente dai primi casi“.

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