Passeggiata spaziale da record per Luca Parmitano: come nuovo il cacciatore di antimateria Ams

Concluse con successo le operazioni per riparare il cacciatore di antimateria: al termine della passeggiata spaziale, Parmitano ha conquistato un nuovo record
MeteoWeb

Si è conclusa con un altro successo la quarta e ultima passeggiata spaziale della missione Beyond per riportare a nuovo il cacciatore di antimateria Ams (Alpha Magnetic Spectometer), il gigantesco strumento installato all’esterno della stazione orbitale che setaccia di raggi cosmici in cerca di particelle mai viste. Al termine della passeggiata spaziale, l’astronauta Luca Parmitano ha conquistato un nuovo record: dopo essere stato il primo comandante italiano della Stazione Staziale e il primo astronauta non americano ad avere guidato un’attività extra-veicolare, AstroLuca è ora l’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) ad avere trascorso il tempo più lungo all’esterno della Stazione Spaziale.

Dopo le cinque ore e due minuti trascorsi oggi all’esterno della stazione orbitale, AstroLuca detiene ufficialmente il record europeo per il tempo cumulativo più lungo trascorso nelle passeggiate spaziali. Congratulazione Luca!“, ha scritto l’Esa in un tweet.

Questa volta era Andrew Morgan, astronauta della NASA, a guidare l’attività extraveicolare, ma è stato ancora Parmitano a raggiungere l’Ams come un acrobata, volando sulla Stazione Spaziale ancorato solo con i piedi al braccio robotico Canadarm. L’obiettivo era completare l’installazione della nuova pompa di raffreddamento dell’Ams. Dopo aver riconnesso tutti i tubi che aveva dovuto staccare nella scorsa passeggiata spaziale per collocare la nuova pompa di raffreddamento, AstroLuca ha eseguito i test per verificare che la tenuta fosse perfetta. In due casi ha riscontrato piccole perdite e ha dovuto risolvere il problema. Quindi ha rimesso a posto tutti gli strati esterni necessari a proteggere lo strumento e, dopo oltre cinque ore di lavoro, è finalmente tornato verso il portello della Stazione Spaziale.

È stato un grande successo“, ha detto all’ANSA il fisico Roberto Battiston, dell’Università di Trento, che ha collaborato all’ideazione e alla realizzazione dello strumento del Cern con il Nobel Samuel Ting. Lo stesso Cern di Ginevra e la Nasa sono soddisfatti del lavoro fatto da AstroLuca e dal suo collega Andrew Morgan, della Nasa.

Adesso per l’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea è ora di pensare a tornare a casa: il suo rientro è previsto per il 6 febbraio, quando la navetta russa Soyuz lo riporterà a Terra, nella steppa del Kazakhstan.

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