Previsioni Meteo, FOCUS sull’ondata di freddo del 5-6-7 Febbraio: ecco cosa succederà la prossima settimana

Previsione Meteo Febbraio: nucleo artico con freddo e nevicate per diverse regioni da martedì 5 e verso metà settimana, ma i dati di oggi accorciano la fase fredda. Vediamo le ultime novità
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Previsioni Meteo – Confermiamo, come d’altronde avevamo già accennato in precedenti editoriali, che si prospetta piuttosto difficile, da parte dei centri di calcolo, riuscire a inquadrare l’azione invernale prevista per il corso della prossima settimana. Ciò perchè l’anticiclone appare molto ostinato e reattivo rispetto all’offensiva artica verso l’Europa centrale e il Mediterraneo, ma ci sono anche altre ragioni stratosferiche, da cui molto spesso dipende l’entità delle azioni meridiane a carattere freddo, e queste sono per rinforzo della struttura polare, rientro nella sede naturale, dopo un parziale dislocamento, e inibizione di “rilassamenti” meridiani. Insomma, uno strappo artico si conferma poiché, nella troposfera, il “getto” sarà per qualche fase incline a onde meridiane in Oceano e, in conseguenza di esse, con buona probabilità l’onda dinamica subtropicale si ergerà a Ovest dell’Italia, consentendo una discesa fredda verso il Mediterraneo centrale. Ma sarà la durata, di tale irruzione fredda, a essere fortemente compromessa, poiché non c’è alcun sostegno dall’alto, dalla Stratosfera.

Anzi, come mostra l’ultimo aggiornamento, i flussi di calore dal basso sono previsti in repentino e sensibile calo, dopo la significativa ripresa precedente, contemporaneamente alla ripresa del flusso zonale. Una buona convergenza dei vettori ci indica che lo strappo meridiano potrà essere piuttosto probabile, ma data la repentinità con cui il tutto si ricucirebbe, secondo gli ultimi dati, l’azione fredda  artica potrebbe non durare più di 48/60 ore e, probabilmente in termini di instabilità, per sole 24/36 ore. I dati provenienti dalle sezioni più alte dell’atmosfera, sarebbero, infatti, per una repentina ripresa del flusso atlantico il quale, quasi con veemenza, andrebbe a dare una spallata alla figura anticiclonica sollevata in senso meridiano tra Est Oceano e Ovest Europa, schiacciandola sui paralleli e, inevitabilmente, facendo aumentare repentinamente la pressione anche sul Mediterraneo centrale e sull’Italia.

Per non dilungarci troppo, l’affondo instabile più o meno sulla tipologia barica espressa nell’immagine in evidenza, dovrebbe compiersi tra mercoledì 5 febbraio e giovedì 6. Si tratterebbe, stando ai dati odierni,  di un affondo di buona consistenza, con calo repentino della temperatura anche nell’ordine di 10/15° rispetto alla fase precedente, buon decadimento anche dei geo-potenziali in quota e della pressione al suolo, passaggio di consistenti nuclei di vorticità in media troposfera e azione perturbata all’insegna di piogge e nevicate fino a bassa quota tra mercoledì e giovedì sera. Le aree più interessate sarebbero soprattutto quelle centro meridionali e in particolare del medio-basso Adriatico, appenniniche e del basso Tirreno.

Il tutto, però, potrebbe essere destinato a esaurirsi entro la serata di giovedì 6. All’indomani di venerdì 7, la situazione barica potrebbe essere sulla falsariga di quella proposta nell’ultima immagine, ossia con l’alta pressione che dai settori atlantici e occidentali europei, piegherebbe repentinamente verso il Mediterraneo centrale e l’Italia, spingendo a Est il flusso freddo e portando condizioni di repentino bel tempo anche sulle aree centro-meridionali. Magari andrebbero computati ancora reflui di aria fredda agenti sul bordo orientale dell’alta pressione, con temperature ancora piuttosto rigide anche per venerdì 7, ma sotto l’aspetto dell’instabilità, potrebbe tutto cessare con cieli che andrebbero progressivamente aprendosi anche sul medio-basso Adriatico e al Sud. In ultimo, ci sarebbe da considerare anche una possibile ostinatezza, a ora non ravvisata dai centri di calcolo, da parte dell’alta pressione, con la conseguenza che tutto il flusso freddo possa essere deviato “ab origine” verso Est, con poca incisività dell’azione artica anche nella fase 5/6 febbraio. Una ipotesi questa che al momento appare minoritaria, nell’ordine del 20/30%, ma da tenere in considerazione.

A seguire, probabile fase nuovamente stabile, per un’affermazione prevalente di condizioni anticicloniche o, al più, con qualche infiltrazione di aria umida atlantica e qualche locale pioggia sui settori tirrenici, ma in un contesto termico decisamente più mite.

Ribadiamo l’elevata difficoltà prognostica per il tempo della prossima settimana, in considerazione di una reattività decisamente ostinata dell’alta pressione all’offensiva artica e per disposizioni stratosferiche non molto assecondanti i movimenti dinamici più in basso. Per queste ragioni, nei nostri quotidiani aggiornamenti, potrebbero palesarsi, di volta in volta, modifiche parziali o anche sostanziali alla tendenza, questo almeno fino a domenica, 2 febbraio. Da quella data, l’evoluzione sarà certamente più attendibile per maggiori assestamenti modellistici in riferimento a un evento più ravvicinato.

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