Previsioni Meteo, la tendenza a lungo termine: dopo l’ondata di freddo del 5-7 Febbraio, l’inverno andrà di nuovo in stand-by

Analisi stagionale: correnti atlantiche in prevalenza anticicloniche e miti, talora più umide, governeranno il tempo per gran parte di febbraio. Vortice polare più invernale sul finire della stagione
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Previsioni Meteo – Passata la fase di affondo artico per il Centro Est Europa e anche per l’Italia, nel corso della prima decade di febbraio, probabilmente l’unica significativa di tutto l’inverno fino ad allora, le condizioni atmosferiche tenderanno a ripristinarsi secondo lo schema che ha caratterizzato, grosso modo, l’ultima parte di gennaio e i primissimi giorni di febbraio.

Il Vortice Polare tornerà a essere forte, compatto, in una prima fase, poi tenderà a collocarsi con asse freddo verso il territorio nordamericano, pompando insistentemente aria atlantica mite verso l’Europa. Un quadro decisamente avverso a condizioni invernali per il Mediterraneo centrale e per l’Italia, implacabilmente desunto dai dati ultimi provenienti soprattutto dalla media alta atmosfera. I flussi di calore dal basso verso l’alto, infatti, dopo un picco considerevole agli inizi di febbraio, torneranno in significativo calo mentre, al tempo stesso, aumenteranno i venti zonali.

Chiare indicazioni per una circolazione occidentale nelle sezioni più alte atmosferiche, assecondata anche in troposfera, peraltro qui con fronte sub-polare piuttosto alto in latitudine. Insomma un tipo di tempo che vedrebbe la seconda e terza decade di febbraio mediamente caratterizzate da alta pressione.

Analizzando più in dettaglio altri parametri teleconnettivi, tra cui gli indici AO, NAO e PNA, scorgiamo una protratta stazionarietà dei primi due in territorio dichiaratamente positivo e, in riferimento all’indice pacifico settentrionale, in prevalenza negativo. Altri importanti indizi, questi, circa una pressoché assenza di ondulazioni significative tra Est Atlantico ed Europa, gradienti termici e barici piuttosto elevati tra le latitudini polari e quelle medie euro-atlantiche e, insomma, poca o addirittura nulla consistenza invernale per il Mediterraneo e l’Italia.

A fasi anticicloniche più nette, con bel tempo è anche caldo, specie di giorno, potranno alternarsi alcune fasi sul tipo barico proprio di questi giorni, ossia caratterizzate da temporanee infiltrazioni di correnti occidentali o nord-occidentali lungo il bordo settentrionale e orientale anticiclonico, e magari, con qualche giornata più uggiosa, con locali nebbie, nubi basse e, non escluso, anche con qualche pioggia a carattere localizzato. Queste fasi di alternativa all’alta pressione stabile e al bel tempo, potrebbero concretizzarsi, magari con una maggiore efficacia, una intorno a metà mese e una seconda nell’ultima settimana di febbraio.

Relativamente a possibili svolte di tipo maggiormente invernale, riteniamo che qualche possibilità in più possa esserci verso gli ultimi giorni di febbraio e, con maggiore probabilità ancora, nel corso di marzo.

Queste prospettive più invernali, paradossalmente sul finire della stagione, appaiono verosimili poiché proprio per queste date ci sono indicazioni di maggiore favore di tutti gli indici sopra analizzati, a che il Vortice Polare possa subire delle rotazioni di asse con tagli meridiani più favorevoli all’Europa centrale e al Mediterraneo e anche indicazioni verso un suo possibile collassamento, cosa che potrebbe enfatizzare ancora di più azioni invernali. Secondo i parametri attuali, quelli di rilevanza stagionale che si estendono a oltre 40 giorni, proprio nella prima decade di marzo potrebbe attuarsi una nuova significativa ondulazione fredda a matrice continentale verso il Mediterraneo e l’Italia del tipo rappresentato nell’ultima immagine.

In sintesi, per tornare ad avere inverno, dopo l’ irruzione fredda tra il 5 e l’8 febbraio prossimi, probabilmente bisognerà aspettare, salvo imprevisti, circa un mese.

La redazione di MeteoWeb vaglierà quotidianamente tutti i parametri stagionali apportando periodicamente aggiornamenti sull’evoluzione fino a fine inverno.

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