C’è un coordinamento costante fra l’Italia e tutte le organizzazioni europee e internazionali impegnate nel contrastare il virus 2019-nCoV che dalla Cina ha raggiunto l’Europa, con i tre casi accertati in Francia. Lo ha detto oggi a Roma il ministro della Salute Roberto Speranza, dopo la telefonata con la commissaria europea alla Salute, Stella Kyriakides. “Siamo in contatto costante con le istituzioni internazionali”, ha rilevato il ministro incontrando la stampa. “Questa mattina – ha proseguito – ho parlato con la commissaria Kyriakides per valutare la situazione e ancora una volta ho esplicitato quanto stiamo facendo in Italia in tema di coordinamento e prevenzione“. Kyriakides, ha riferito Speranza, ha detto che “ogni scelta sarà fatta sulla base delle evidenze scientifiche“. A livello internazionale, ha proseguito il ministro, ci sono contatti costanti con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e con i Centri europei per il controllo delle malattie (Ecdc).
Virus Cina: Speranza, oggi incontro con regioni e task force
Fare il punto sugli interventi finora messi in campo per coordinare le azioni di prevenzione del Virus 2019-nCoV in circolazione in Cina e finora accertato in Europa soltanto in Francia: è stato questo l’obiettivo della riunione in cui il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha convocato oggi a Roma i rappresentanti delle Regioni. L’obiettivo, ha reso noto il ministro, è “gestire il coordinamento sul territorio delle disposizioni adottate in questi giorni e la comunicazione dell’evolversi della situazione“. Sempre in mattinata presso il ministero si è riunita la task force sul coronavirus 2019-nCoV per fare il punto sugli interventi messi in campo per fronteggiare il fenomeno. “Da martedì 21 la task force si sta riunendo ogni giorno“, ha detto Speranza in un incontro con la stampa. Della task force fanno parte rappresentanti di Istituto Superiore di Sanità (Iss), Istituto Spallanzani, organizzazioni di medici e infermieri, Nas, sanità militare, oltre ai direttori generali del ministero della Salute.
Coronavirus cinese, Istituto Spallanzani: “Nessun allarme”
“Non c’è nessun allarme tale da dover creare un sistema parallelo di gestione del coronavirus cinese. Un eventuale caso verrebbe trattato seguendo le stesse procedure messe in atto dalle Regione per le infezioni respiratorie gravi da virus non noto e l’influenza grave come la Suina o la Sars“. Lo ha detto il direttore scientifico dell’Istituto nazionale di Malattie infettive Spallanzani, Giuseppe Ippolito, nel corso di una conferenza stampa per presentare le procedure che sono state messe in atto dalla Regione Lazio per prevenire eventuali casi di infezione da coronavirus. “Non è stato confermato come sia avvenuto il salto di specie dall’animale all’uomo, inclusa l’ipotesi della trasmissione dai serpenti che è stata sconfessata ieri sera dalla rivista Nature. Vorrei dire che i serpenti sono rettili e questo virus ha bisogno di mammiferi”, ha sottolineato Ippolito.
Virus Cina, Torino: “Pronti ad analisi di eventuali casi sospetti”
“A Torino e provincia non ci sono stati casi sospetti di Coronavirus, ma la diagnostica è pronta. La sequenza genetica del virus è stata pubblicata qualche giorno fa e il laboratorio dell’ospedale Amedeo di Savoia è pronto ad analizzare casi sospetti“. Lo dichiara all’ANSA il dottor Giovanni Di Perri, direttore della Clinica di Malattie infettive dell’Amedeo di Savoia commentando l’espandersi del Virus molto simile alla Sars. “I reparti del nostro ospedale per le malattie infettive – afferma – sono vigilanti e pronti a trattare casi sospetti. Anche se al momento non c’è alcun tipo di allarme. La reazione cinese, però, fa riflettere. Si tratta di un virus che si trasmette per via respiratoria. E’ della stessa famiglia della Sars“.