E’ salito a 908 il bilancio dei morti in Cina per il Coronavirus, mentre i casi di contagio hanno superato quota 40mila: lo hanno reso noto le autorità di Pechino.
Nell’aggiornamento quotidiano la National Health Commission, l’organo responsabile per i servizi igienico-sanitari e la salute nel Paese, ha confermato che il numero di infezioni è 40.171, con oltre 3.000 nuovi casi segnalati. Ci sono stati 97 nuovi decessi per virus – 91 nella provincia di Hubei, la più colpita – portando il bilancio nazionale delle vittime a 908.
Per quanto riguarda le persone contagiate sulla nave Diamond Princess, bloccata nella baia di Yokohama, i medici hanno avvertito sul rischio concreto di diffusione del coronavirus. L’agente patogeno può trasmettersi tramite tosse, e con un semplice starnuto a un metro di distanza dalla persona infetta.
A differenza delle cabine degli aerei, dove l’aria passa attraverso filtri che consentono l’eliminazione di virus e germi – è stato spiegato – sulle navi l’aria condizionata entra in ricircolo nella cabine: i media locali riportano che inizialmente i passeggeri a bordo potevano muoversi liberamente sulla nave, ma da mercoledì tutti i pasti vengono consegnati nelle cabine. Il numero totale delle persone contagiate sulla Diamond Princess è salito a 130 e in base alle ultime direttive i circa 3.700 passeggeri – tra cui 35 italiani – dovranno rimanere sulla nave in stato di quarantena almeno fino al 19 febbraio.
Il governo britannico ha dichiarato il coronavirus una “minaccia seria e imminente” per la salute pubblica: il segretario alla salute Matt Hancock ha annunciato misure per dare al governo ulteriori poteri per combattere la diffusione del virus.