Coronavirus: “Allarmismo in Italia non giustificato, importante sfruttare il momento per ricordare le buone pratiche di igiene”

"L'epidemia causata dal nuovo coronavirus, battezzato Sars-CoV-2, è in continuo divenire e così anche le nostre conoscenze in proposito"
MeteoWeb

Il livello elevato di attenzione da parte delle autorità sanitarie non giustifica l’allarmismo nella popolazione italiana che si è registrato negli ultimi giorni. È invece importante sfruttare questo momento mediatico per istruire la popolazione generale su alcune buone pratiche di igiene che sappiamo già ora essere utili per prevenire la trasmissione di moltissimi patogeni, tra cui anche il Sars-CoV-2“: è l’appello lanciato oggi dal Patto trasversale per la Scienza, fondato da Guido Silvestri, direttore del Dipartimento di patologia dell’Emory University di Atlanta, insieme al virologo Roberto Burioni, in un documento messo a punto da un team di specialisti.
Gli esperti ricordano alcune buone pratiche per contrastare la diffusione del virus: “Il lavaggio delle mani con acqua e sapone o con gel di soluzione alcolica, da eseguire più volte al giorno, soprattutto prima di mangiare o di toccarsi naso, bocca e occhi; l’utilizzo di fazzoletti monouso per coprire bocca e naso quando si tossisce o si starnutisce, gettando immediatamente nel pattume il fazzoletto; in alternativa, coprire bocca e naso con l’incavo del braccio; aerare spesso i locali chiusi“. “Poiché le informazioni e i dati sono in continuo aggiornamento, si invitano i cittadini a non cadere nella trappola della disinformazione e a consultare fonti accreditate“, si spiega nel documento.

L’epidemia causata dal nuovo coronavirus, battezzato Sars-CoV-2, è in continuo divenire e così anche le nostre conoscenze in proposito. Al momento, i dati ufficiali ci inducono a considerare una letalità della Covid-19 significativamente inferiore ad infezioni da altri coronavirus (Sars e Mers). Il ritmo di crescita, un indice che si chiama R0 e ci dice quante persone possono essere contagiate da un soggetto infetto, è confrontabile con quello di altri virus, come quello influenzale“.

Indipendentemente dal tasso di letalità, è importante evitare che il nuovo coronavirus diventi endemico a livello planetario. Occorre tuttavia notare come sarebbe più appropriato un atteggiamento continentale più in sintonia tra i diversi Stati europei“.
In questa situazione, riteniamo oltremodo corretto, da parte delle istituzioni sanitarie nazionali e sovranazionali, l’aver messo in atto ogni possibile strategia per la precoce identificazione dei pazienti infetti e il contenimento dell’epidemia“, precisa il documento, elaborato dagli scienziati Pier Luigi Lopalco (ordinario di Igiene e presidente Pts), Marco Bassetti (ordinario Clinica Malattie Infettive e coordinatore Gruppo Vaccini Pts), Guido Silvestri, Stefano Zona (medico infettivologo, IoVaccino) e Stefano Prandoni (pediatra, ‘L’influenza questa sconosciuta’).

Condividi