I test hanno accertato altri 99 contagiati sulla nave da crociera Diamond Princess, bloccata in porto a Yokohama in quarantena: lo riferiscono i media giapponesi citando le ultime cifre del Ministero della Salute.
Il totale è salito a 454 contagi accertati. A bordo, prima della partenza degli americani sbarcati ieri, erano presenti oltre 3.700 persone tra passeggeri e membri dell’equipaggio.
“Sicuramente questo episodio e questa situazione di vicinanza costretta dagli spazi limitati pone preoccupazioni rispetto a quello che dovremo fare per prepararci al futuro: dobbiamo sfruttare questo periodo per essere pronti e attrezzarci alla possibilità di far fronte a una quota di casi di infezione da nuovo Coronavirus che potrebbe arrivare anche in Italia. I nostri reparti di malattie infettive sulla carta sono pronti, ma questi piani vanno implementati“: lo ha dichiarato all’AdnKronos Salute il virologo dell’università degli Studi di Milano Fabrizio Pregliasco, riferendosi alla Diamond Princess, dove sono presenti nche connazionali. “C’è necessità di fare ciò che con i piani pandemici contro l’H1N1 è già stato attuato, e far sì che ci si organizzi per far fronte a ipotesi di casi di Covid-19 sul territorio italiano. Sulla nave Diamond Princess si è visto come le condizioni di vicinanza facilitino la diffusione del virus, ancorché contatti con soggetti nella fase finale della quarantena. L’Istituto Spallanzani di Roma è il punto di riferimento per la conferma delle diagnosi e la gestione dei casi più complessi, ma in Italia ogni reparto di malattie infettive è attrezzato. Capacità di risposta e organizzazione vanno però implementate al di là di quello che c’è scritto sui piani: bisogna prepararsi a una quota di casi secondari, che si sono già verificati in altri Paesi, come Francia e Germania“.
A bordo della Diamond Princess si trovano 35 italiani, di cui 25 fanno parte dell’equipaggio compreso il comandante Gennaro Arma: “Probabilmente non tutti gli italiani rientreranno, perché una parte dell’equipaggio potrebbe rimanere a bordo perché funzionale alla nave” ormeggiata in Giappone, ha spiegato il capo dell’Unità di crisi della Farnesina, Stefano Verrecchia, ad Agorà su Rai 3, ribadendo che l’Italia sta “organizzando un volo che potrebbe essere esteso ad altri cittadini europei per far rientrare i connazionali“. “Sicuramente tutti i passeggeri e gran parte dell’equipaggio (italiani) rientreranno con noi“.