Coronavirus: cosa fare in caso di sintomi sospetti

Coronavirus: "In presenza di sintomi di affezioni respiratorie è bene restare a casa e chiamare il medico di famiglia, sarà lui a dirci come comportarci in assoluta sicurezza"
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Appello alla prudenza e al buon senso dai medici di famiglia ai cittadini italiani alle prese con l’emergenza coronavirus.
Il segretario generale Fimmg Silvestro Scotti e il presidente Simg Claudio Cricelli spiegano: “In caso di sintomi influenzali, anche di una febbre non troppo alta ma persistente, è bene che non ci si muova verso lo studio del medico di famiglia né verso l’ospedale se non dopo un contatto telefonico con i numeri di pubblica utilità creati a livello nazionale e regionale sulla infezione da coronavirus“. “In presenza di sintomi di affezioni respiratorie è bene restare a casa e chiamare il medico di famiglia, sarà lui a dirci come comportarci in assoluta sicurezza e a gestire il caso con le indicazioni migliori“.

In presenza di sintomi, non bisogna andare direttamente al Pronto soccorso. Bisogna rivolgersi al proprio medico di famiglia, che è stato allertato, da parte delle aziende sanitarie provinciali e da tutte le organizzazioni dei medici di famiglia, per valutare se necessario i percorsi da seguire,” ha confermato l’assessore regionale siciliano per la Salute Ruggero Razza, al termine della riunione della unità di crisi dedicata al Coronavirus convocata stamani a Catania. “Esistono poi due numeri, gli unici due numeri che devono essere contattati. Il 1500 messo a disposizione dal ministro della Salute e il 112 che è il numero unico delle emergenze dove il personale è adeguatamente formato e conosce quali azioni debbano compiersi nel caso in cui sia necessario intervenire con ambulanza del 118“.

Fanno eco le indicazioni emerse dalla conferenza stampa che si è tenuta oggi nella sede della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia a Palmanova dove si è riunito il comitato operativo per l’emergenza sanitaria Coronavirus con i professionisti della salute, il governatore e il vicegovernatore della Regione: contattare il 112 se si ritiene di essere in una situazione sospetta, non recarsi dal medico di base e in pronto soccorso. Gli esperti risponderanno e faranno una prima analisi dando le valutazioni adeguate al caso.

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