Coronavirus, cambiano i criteri diagnostici: in un solo giorno quasi 15mila nuovi casi e 242 morti in Hubei, decapitati i capi di partito

Coronavirus: il forte incremento dei casi in Cina è dovuto all'attuale ridefinizione operata dai sanitari, ad una modifica dei parametri diagnostici
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Oltre 1.350 morti per il Coronavirus in Cina, dopo i 242 decessi registrati nella sola giornata di ieri nella provincia di Hubei, epicentro dell’epidemia: è l’aggiornamento quotidiano dell’autorità sanitaria locale, che ha segnalato anche 14.840 nuovi contagi del virus denominato Covid-19 in Hubei.

Si tratta di una brusca impennata di casi rispetto al giorno precedente: tiene conto delle regole di conteggio aggiornate che includono i “clinicamente diagnosticati“, che “pesano” per 13.332 casi nella classificazione rivista.
Le autorità hanno spiegato che la modifica è stata apportata per consentire ad un numero maggiore di pazienti di ricevere il trattamento uguale a quello di un caso confermato.
Si tratta di una decisione in linea con l’indicazione della scorsa settimana della Commissione nazionale di sanità di Pechino che ha ampliato la definizione di casi “clinicamente diagnosticati” per includere i casi sospetti che non hanno mostrato indicazioni certe della malattia.
Non è chiaro il motivo che ha spinto l’Hubei ad attuare adesso la procedura, alimentando i sospetti che i numeri dell’epidemia siano maggiori rispetto a quanto finora riferito.

Le autorità di Pechino hanno rimosso i capi del partito comunista cinese della provincia di Hubei e della città di Wuhan: lo ha reso noto l’emittente Cctv, sottolineando che i due potrebbero aver cercato di nascondere le notizie iniziali sulla diffusione del virus. Come spiega Xinhua, il segretario del partito comunista di Hubei, Jiang Chaoliang, 61 anni, è stato sostituito da Ying Yong, 61, già sindaco di Shanghai. Il Global Times riferisce che anche il capo del partito comunista cinese di Wuhan, Ma Guoqiang, 56 anni, è stato rimosso e sostituito con Wang Zhonglin, 57, segretario del partito di Jinan, capoluogo della provincia di Shandong.

In Giappone, il Ministro della Salute Katsunobu Kato ha confermato altri 44 casi di Coronavirus sulla nave da crociera Diamond Princess, nella baia di Yokohama: a seguito di altri 221 test, il totale delle infezioni accertate sale a 218, in aggiunta al funzionario della quarantena rimasto a sua volta contagiato. A bordo ci sono ancora oltre 3.000 persone, tra cui 35 italiani, di cui 25 membri dell’equipaggio, incluso il comandante Gennaro Arma.

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