Coronavirus in Italia: “Gli infermieri e i medici sono forse oggi l’anello più stressato”

Coronavirus: "Abbiamo da una parte chi in maniera eccessiva si preoccupa anche per un colpo di tosse e chi magari sottovaluta la gravità del caso"
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Stefano Barone, segretario provinciale del sindacato delle professioni infermieristiche Nursind di Roma , è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
In riferimento alla situazione degli ospedali durante l’emergenza Coronavirus ha spiegato: “Fortunatamente sul territorio romano non c’è nessun allarme –ha affermato Barone-. Gli infermieri e i medici sono forse oggi l’anello più stressato. Ricevere i pazienti in pronto soccorso e non sapere fino all’ultimo chi si ha davanti è una situazione d’allarmismo. Una situazione su cui bisogna mantenere le antenne dritte ma non creare psicosi. Abbiamo da una parte chi in maniera eccessiva si preoccupa anche per un colpo di tosse e chi magari sottovaluta la gravità del caso. Va evitato un eccesso di presenza nei confronti delle strutture perché si va a bloccare anche l’emergenza ordinaria che comunque continua. Stiamo chiedendo da tempo l’aumento di personale perché se dovessero ammalarsi gli infermieri saremmo a grande rischio. Dobbiamo garantire l’ordinario più l’extra del virus se dovessero aumentare i contagi. La psicosi spinge la gente ad andare autonomamente presso il pronto soccorso”.

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