Coronavirus, OMS: preoccupa l’aumento dei casi in Italia, crollano i contagi in Cina e si abbassa il livello di allerta

Sono quattordici le province cinesi in cui è calato il livello di allerta nella risposta all'epidemia di Coronavirus
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Gli improvvisi aumenti di casi in Italia, in Iran e nella Corea del Sud sono profondamente preoccupanti. Ora ci sono casi legati all’Iran in Bahrain, Iraq, Kuwait e Oman. E ora ci sono casi legati all’Italia in Algeria, Austria, Croazia, Germania, Spagna e Svizzera“: lo ha dichiarato il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, durante una conferenza stampa sulla Covid-19.
Ieri il numero di nuovi casi segnalati al di fuori della Cina ha superato per la prima volta il numero di nuovi contagi all’interno del Paese“, ha fatto notare il direttore generale OMS. “Ieri solo 10 nuovi casi sono stati segnalati in Cina fuori dalla provincia di Hubei“, epicentro dell’epidemia di nuovo Coronavirus. “Ma questo non è il momento di compiacersi, è il momento di continuare la vigilanza“.

Sono quattordici le province cinesi in cui è calato il livello di allerta nella risposta all’epidemia di Coronavirus. Gli ultimi downgrading sono odierni, in risposta al dato in base al quale al di fuori della provincia dello Hubei non si sono verificati decessi nella giornata di ieri, per la prima volta in 23 giorni. L’ultima provincia cinese ad abbassare il grado di allerta, in serata, ora locale, è l’isola di Hainan, che ha deciso di portare dal primo al terzo grado il livello di emergenza, dopo che solo pochi casi di nuovi contagi sono stati accertati negli ultimi giorni. Nella scala cinese, il primo grado costituisce il livello di allerta più alto, mentre il quarto grado è il più basso.

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